mercoledì 26 febbraio 2025

L'Amaca

 

La più grande democrazia?
di Michele Serra
Provate a immaginare che in Italia il governo nomini capo della Polizia di Stato un leader di Forza Nuova, o simili, e vicecapo un influencer che ha avuto successo sbraitando in rete, o in televisione, le cose che si sbraitano contro i progressisti, i dem, i radical chic o come li volete chiamare.
E provate a immaginare che a questi due venga dato l’incarico, esplicito, di ripulire la polizia dagli uomini che hanno osato indagare su un assalto al Parlamento. Riuscirete a considerarlo un normale cambiamento interno alla routine democratica?
Beh, è esattamente quello che è accaduto in America. Un commissariamento politico della Polizia federale, affidata a due militanti politici di estrema destra.
Ora, si capisce che il ritorno al potere di Trump sollevi anche reazioni emotive, e che queste reazioni siano suscettibili di critica: possono essere esagerate, o eccessivamente influenzate dalle opinioni politiche personali. Ma questo qui è, banalmente, un fatto (uno dei tanti). Semplicemente un fatto: incredibile fino a poco fa, ora credibilissimo per la semplice ragione che è avvenuto.
Commentare serenamente l’accaduto è da tartufi. Da tartufi è anche fingere che negli Stati Uniti non sia in corso nulla di specialmente grave, o di mai accaduto.
La tiritera della “più grande democrazia del mondo” può rassicurare solo i pigri e gli ipocriti. È una convenzione stupida che serve solo a evitare di prendere atto della realtà.
Una democrazia non consegna la Polizia federale nelle mani di una fazione di fanatici. No, proprio no. Cambiate la definizione degli Stati Uniti, perché gli Stati Uniti già l’hanno cambiata.

Nessun commento:

Posta un commento