sabato 30 agosto 2014

Bleah di marca Eataly

L'amico del Fanfarone Grullo, colui che attraverso una mielosa, spocchiosa, sdolcinata attività di falsità zuccherine, sparate con quella faccia da venditore di liquirizie e dolciumi che maschera in realtà la preparazione di un colpo alla banca posta di fronte al posto di lavoro, ovvero Oscar Farinetti, che in nome di un Eataly innovativo, garante del buon cibo italico, di un rapporto con i lavoratori improntato al riconoscimento di un'occasione di crescita professionale per ambo le parti, il tutto come avvolto da un suono di violini zigani che apre l'animo di noi disastrati, raffreddati e delusi semplici umani in balia di orchi spregiudicati, al fremito del cuore che solo al pensiero di poter osare percepire che "si! Sta volta ci siamo! Farinetti è un innovatore, una persona saggia, per bene!" è fattore scatenante Exultet e Osanna liberatori, tutto ciò è una cagata pazzesca, seppur made in Eataly! È una presa per il culo da parte di chi è affamato di potere, soldi ed incensazione pubblica, con incenso Eataly, al fine di poter entrare nel Gotha imprenditoriale italico, ovvero un elenco di ribaldi dediti al gioco d'azzardo finanziario sulle spalle della gente comune sfruttata ad 800-1000 euro mensili, seppur Eataly. 

Avrei potuto scrivere solo una frase riepilogativa di quanto sopra, ovvero "Farinetti mi sta sui coglioni, profondamente sui coglioni, seppur Eataly!"

Sapere infatti che entrando in uno dei qualsiasi luoghi di perdizione del valore del soldo chiamati Eataly, si possa leggere alla parete nel Manifesto di Eataly scritto di pugno da questo birraio per astemi baffuto, la seguente frase "il denaro può allontanare dall'armonia. Bisogna sempre aver presente che il denaro è un mezzo e non un fine. Deve essere meritato" fa venir voglia di defecare dalla rabbia al centro di uno dei saloni imbonitori!

Apprendere che nel cuore dell'affarismo, Firenze, questo baffuto ingannatore riduce della metà i poveri dipendenti pagati con cifre da fame, anche se di marca Eataly, induce alla rabbia, alla constatazione di essere stati ancora presi per il culo, da questa coppia di attori navigati, Grullo&Farinetti, che sparando cazzate ed enormi fandonie, promettendo una Luna di marzapane, Eataly, scorrazzano sulle nostre teste per lasciare immoto tutto questo orripilante Sistema brigantesco, chiamato Italia, seppur di marca Eataly!

venerdì 29 agosto 2014

Un articolo da nausea



Mathilde Auvillain, giornalista francese e Stefano Liberti, giornalista italiano, firmano un servizio su Internazionale dal titolo "il lato oscuro dei pomodori italiani" che dopo la lettura ti porta a spegnere la luce, accendere la musica ed esclamare "ma che mondo di merda è mai questo?"


Riepilogo brevemente: Prince Bony è un immigrato ghaneano, trent'anni, una moglie e due figli che tra l'altro non vede da sette anni. 
Prince lavorava in Ghana, raccogliendo pomodori una risorsa unica per il paese. Decise però di far fortuna e venne in Italia: 3,5 euro per ogni cassa da 300 kg raccolta, ovvero neanche 20 euro al giorno, dormendo in casolari abbandonati, con materassi gettati a terra e qualche fornellino per cuocersi pasti da schiavi. 
Si! 
Da schiavi. 
Perché nella Capitanata, in provincia di Foggia, da dove proviene il 35% dei pomodori italiani, vige una forma acuta di schiavismo, sotto gli occhi di tutti, vescovi compresi. 


A Navrongo la terra di origine di Prince, una volta si raccoglievano pomodori alla grande! 
Ora non più. 
Perché in Ghana ora si consuma concentrato di pomodoro, scatolette che costano meno grazie ai programmi finanziari del Fondo monetario internazionale, una spelonca di ribaldi, che abbassando i dazi doganali ha permesso di far entrare nella terra di Prince, scatolette di concentrato. 

E dove viene prodotto il pomodoro in scatola? 

Anche dalle terre dove Prince si spacca la schiena, in schiavitù!!

Perché grazie ad un'altra istituzione del menga, l'Unione Europea, le aziende che producono pomodoro in scatola, oltre che a succhiare e sfruttare povera gente nei campi, riceve sussidi da Bruxelles, 34,5 euro a tonnellata, che permette loro di essere molto competitivi, con prezzi irraggiungibili dalle oramai fallite aziende del Ghana. 


Nei mercati rionali di quel paese africano, sono spariti i prodotti freschi. 
La gente vende scatolette.

Scatolette con pomodori raccolti anche in Italia, da Prince ed suoi compagni, nuovi schiavi di questo tempo, di questo mondo, palesemente di merda! 
Bleah!

giovedì 28 agosto 2014

Se...


Questo signore, se fosse un pasticcere, dovrebbe preparare una torta senza mettervi zucchero, creme, cioccolato, panna, uova. 
Questo perché uno dei clienti ordinante il dolce non li gradisce in quanto diabetico.

Questo signore in realtà è Ministro della Giustizia e sta per preparare una riforma senza mettervi il reato del falso in bilancio, fatto inusuale in Europa, la condanna dell'auto-riciclaggio, e la riforma della prescrizione, anche questa troppo corta rispetto alle altre democrazie. 
Questo perché uno dei suoi padroni non li gradisce in quanto Pregiudicato.

Campagna acquisti agli sgoccioli





mercoledì 27 agosto 2014

Gorgo


La classifica delle peggiori società a partecipazioni statale, lascia basiti anche se oramai assuefatti a simili scempi. 
Da tempo immemore infatti questi gorghi di soldi pubblici succhiano nettare alla società, per foraggiare validi "tempera-matite" parcheggiati in queste oasi, per loro, da collusi uomini di potere. 
Società che perdono 10, 20 milioni annui e che si mangiano sino a sette volte il loro patrimonio, come la peggiore di tutte, la Gestione Agroalimentare Molisana, testimonia. 
Pulire e chiudere questi pozzi senza fondo è praticamente impossibile, in quanto questi recipienti portano essenzialmente voti al signorotto di moda. 
Passato lo sdegno si continuerà a trasferire soldi pubblici per colmare baratri frutto di cattiva gestione, inadeguatezza professionale e mentalità tipica di questa nazione, ovvero arraffare il più possibile infischiandosene della comunità e del decoro.
Nel grafico di Repubblica si nota anche Acam Ambiente che a noi spezzini non porta notizia, abituati come siamo da decenni a convivere con questo malaffare "acquatico", simbolo perenne di una politica consociativa, statica e tristemente immorale.
W l'Italia.

martedì 26 agosto 2014

Rivoluzione Scuola


Secondo le prime indiscrezioni, la riforma del Governo Grullo oltre a prevedere l'abolizione del supplente, aprirà la porta al privato. 

Perfetto! 

L'entrata di industrie ed affini, cambierà radicalmente il modo di concepire l'istruzione e conseguentemente la formazione delle giovani leve italiche. 

Abbiamo ricevuto, grazie ai nostri potenti mezzi, una bozza di come potrebbe essere il programma scolastico di un'ipotetica scuola, con l'arrivo dei privati nell'istruzione. 

Ve lo giro! 


Programma Scolastico 2015-2016

Religione – Il Cattolicesimo – origini e percorsi – 
                   (a cura del CAI)
                   Farsi pagare le vacanze è sinonimo di povertà
                   (a cura di Comunione e Fatturazione)

Italiano –  Comprare un libro al giorno è essenziale                                             (a cura di Mondadori)
                 La Toscana culla dell’Italiano 
                 (a cura della presidenza del Consiglio)

Storia :    Le armi strumento di pace 
                (a cura di Finmeccanica)
I favolosi anni a cavallo del 2000 
(a cura di Mediaset)
La politica come vita 
(a cura della Presidenza della Repubblica)
        
Geografia : La favolosa Sardegna ed i suoi vulcani 
                   ( a cura di Mediaset)
Il continente africano 
(a cura della Lega Nord)
La panzana del riscaldamento globale 
(a cura di Enel)
Le acque sane portano salute 
(a cura di Nestè)
Taranto oasi di benessere 
(a cura del Gruppo Riva)

Scienze :  Sfatiamo i miti legati ai trigliceridi 
                ( a cura di Ferrero)
Occhiali per tutti, per veder lontano 
(a cura di Luxottica)
La salubre tonnara 
(a cura di Tonno Nostromo)


                   

A monte!


L'Arabia pare finanzi IS (o Isis, il Califfato dell'Islam) per combattere gli acerrimi nemici Iraq ed Iran. 
IS si infiltra ovunque, in special modo in Siria. 

La Siria è amica della Russia e nemica degli Usa. 
La Siria però ieri ha offerto la propria collaborazione agli Usa per combattere IS.

L'Europa arma i curdi per combattere IS in Iraq. 
L'Iraq teme che le armi date ai curdi vengano usate contro essa.
Israele continua a bombardare la Palestina.

Obama ha l'ingrato compito di scegliere se allearsi con i nemici, trasformando gli amici in rivali. 
Sullo sfondo naturalmente si staglia l'oro nero con tutte le ovvie ragioni economiche. 

Se fosse Risiko i giocatori opterebbero per mandare a monte il tutto per manifesta impossibilità ad andare avanti, ricominciando il gioco daccapo. 
Trattandosi di realtà ...

Bollettino dal Meeting Facciata


"Lupetto" Lupi sfonda la barriera della decenza, di fede e non, firmando questa mattina al Meeting Facciata CL a Rimini, un'intesa con Ferrovie per portare l'alta velocità negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa e Venezia. 

Non dobbiamo criticarlo molto perché in effetti il luogo ideale per far germogliare attività lucrose che prestino il fianco ad eventuali "accorgimenti" economici per far lievitare i costi sfamando gli abitanti di Ingordo Italia, è proprio il Meeting Facciata! 
Altro che Ministero!

lunedì 25 agosto 2014

Un saluto ad un serio Direttore


Allego il saluto del Direttore del Secolo XIX Umberto La Rocca, che ha ceduto il bastone del comando per ovvie ragioni, legate all'acquisizione da parte degli Agnelli della proprietà del giornale. 
La libera informazione subisce quindi un'altra mazzata, il Secolo diventerà la cronaca di Genova della Stampa e la Famiglia acquisirà più potere mediatico. 
Il Secolo è stato in questi anni una voce fuori dal coro, raccontando fatti scottanti, senza dover chinare la stessa a nessun signore. 
Da oggi, la lunga mano torinese, molto "massonicamente" come è sua tradizione, avvilupperà la Notizia per modellarla ai suoi voleri. 
Peccato! 
Perché lo leggevo molto bene e ne ero abbonato contento!
Ne ero.


Lascio la direzione del Secolo XIX, dopo cinque anni, con la consapevolezza e l’orgoglio di aver trasformato profondamente il giornale rafforzando la parte migliore della sua tradizione: quella di un giornalismo indipendente dal potere politico e dalle lobby economiche, curioso, anticonformista, capace di prendere posizioni chiare ma anche di ospitare sulle sue pagine un larghissimo ventaglio di opinioni diverse.
Sono stati anni molto difficili per il Paese e per il mondo dell’informazione, piegato dal crollo della raccolta pubblicitaria, dal calo delle vendite nelle edicole e sorpreso dalla crisi prima di aver potuto sviluppare una efficace strategia di passaggio alla distribuzione sui nuovi canali digitali. Ciononostante Il Secolo XIX ha tenuto il mare, conservando le proprie quote di mercato, intraprendendo un percorso di risanamento finanziario che già comincia a dare i suoi frutti e imboccando con decisione la strada della multimedialità.
Le inchieste pubblicate, prima fra tutte quella che denunciava gli affari sporchi della Lega, hanno restituito al giornale credibilità e prestigio nazionali; lo sforzo compiuto nelle redazioni provinciali e nei quartieri di Genova per raccontare e risolvere i problemi quotidiani dei cittadini ha riavvicinato i lettori al loro quotidiano; l’informazione puntuale e coraggiosa sulla crisi che attanaglia la Liguria ha costretto una classe politica spesso priva di visione, incapace di guardare al di là del proprio tornaconto e insofferente alle critiche, a fare i conti con un giornalismo non cortigiano; e obbligato quella parte di società civile che è connivente o rassegnata a chiedersi quale futuro riservi il piccolo cabotaggio.
Naturalmente, a volte siamo scivolati su qualche buccia di banana. Ma se la responsabilità degli errori è solo mia, il merito di quel che di buono abbiamo fatto lo condivido con molte persone dentro e fuori il giornale. Devo ringraziare l’editore Carlo Perrone che mi ha lasciato fare il mio lavoro con una libertà inconsueta nel panorama editoriale italiano e che mai, dico mai, ha interferito con questa o quella scelta. Devo ringraziare i colleghi della redazione e della tipografia che hanno accettato con senso di responsabilità i sacrifici necessari a tenere a galla la nave.
 Devo soprattutto ringraziare un gruppo di giornalisti e di collaboratori, giovani e meno giovani, che hanno accettato la sfida di mettersi in discussione, di cambiare radicalmente mentalità e che sono cresciuti tanto da poter adesso camminare con le proprie gambe: per loro non mi sembra fuori luogo spendere la parola amici.
Un grazie va infine a tutti quei lettori, imprenditori, professionisti, politici che hanno sostenuto le battaglie del Secolo XIX contro un sistema asfittico ed estenuato al quale non resta altro obiettivo se non quello di perpetuare se stesso.

Ribadisco




Se Luciana, che ha fatto fortuna con i minchia e i vaffanculo e che solo per Sanremo si è cuccata 350.000 euroni, ha donato dopo la doccia 100, dico cento, euro per la lotta alla SLA, io sono autorizzato ad elargirne 0,52 centesimi.

Siccome però mi vergognerei molto a scucire tale importo, cercherò di emularla monetariamente, evidenziando però lo squallore che circonda questa cazzo di iniziativa che serve ai cosiddetti pagliacci a pagamento, chiamati VIP acronimo di Veniali Impostori Peripatetici, di farsi un poco di notorietà a gratis, alle spalle di chi costretto a letto deve anche trenta volte al dì farsi aspirare il catarro che impedisce loro di respirare.

E già che ci sono confermo anche che non vedrò mai più quella sciocca e ruffianesca trasmissione chiamata “Che tempo che fa” retta dal braccino corto Luciana e condotta da un altro ebetino ricco e anch'egli tinto di una scozzese ritrosia ad elargire , Fabio Fazio, le cui interviste sono dei tappetini slinguanti per l’ospite di turno.

Naturalmente a chiosa di tutto questo, non può non mancare un sonoro vaffanculo a questi diversamente umani che colgono ogni occasione per mantenersi vivi! 

La Facciata


Anche quest'anno si svolge a Rimini dal 24 al 30 agosto l'Esposizione Internazionale delle Facciate, meglio conosciuta come Meeting dell'Amicizia. Per una settimana il movimento di Comunione e Liberazione lascia la strada dell'affarismo, del consociativismo, degli accordi sottobanco, della ricerca affannosa di denari, potere, esclusivismo, per erigere facciate di cattolicesimo del tipo dannoso, lontano anni luce dalla Verità. 
Attraverso il suo braccio di cemento armato, la Compagnia delle Opere, CL continua a stendere la longa mano sulle attività lombarde e anche se la morsa formigoniana di anni fa si è un tantinello allentata per il nuovo corso di Neurone Solitario Maroni, leghista, resta pur sempre increscioso assistere a questo lugubre accaparramento di risorse, dietro una facciata spirituale, a quel tocco di diversità, originalità e candore che gli organizzatori del Meeting tentano di dare, per mantenere un ruolo centrale nel cattolicesimo italiano, per altro ancora silente in materia e mai ribellatosi al mercimonio lombardo.

"Verso le periferie del mondo e dell'esistenza. Il destino non ha lasciato solo l'uomo". 
È questo il titolo scelto dai coreografi dell'industria ciellina, speranzosa di far dimenticare fatture e privilegi dei suoi capi storici, intrighi e malaffare dei suoi uomini di punta, di riprendere coraggio dopo il mancato papato del suo diamante Scola, per cercare di far pieno di consensi nelle alte sfere cattoliche, di presentare la migliore facciata per successivamente tornare agli affari di sempre, con metodologie tipiche dei mercanti del Tempio, quindi da scacciare, da evitare, cosa che in un primo momento anche il boy-scout Grullo ha fatto, annunciando la sua assenza al Meeting, per poi rilasciare un'intervista alla rivista Tempi, odorante molto di Geova, lasciandosi al solito andare ai classici barriti alla Luna, aria fritta di panzanate toscane.
Come ogni anno i media riporteranno notizie ed opinioni che essendo di facciata, lasceranno il tempo che trovano. L'unica novità in materia arriva dal mondo grillino: il presidente della commissione vigilanza Rai, Roberto Fico, ha infatti deciso di sospendere l'obolo Rai che in tutti questi lustri passati elargivamo al Meeting facciata, per l'esclusiva: 250.000 mila euro annui!!! Roba da non credere! Vergognosa! Questa volta cari ciellini, il destino finalmente vi ha lasciato soli!
Buon mercato a voi!

domenica 24 agosto 2014

Il Silenzio Lettore

Come in biblioteca! 
Svegliarmi a Piacenza mi dona questa sensazione: un silenzio irreale, paragonabile a quello che sente Rick in Walking Dead. 
Un silenzio che si ode anche uscendo in strade deserte, piazze semivuote, bar sonnolenti e che t'induce a leggere. 
Leggere quotidiani, libri, bugiardini medici, pubblicità. 
Se abitassi qui sarei sicuramente in qualche club a disquisire sul l'impronta filosofica lasciata da Wittgenstein nel linguaggio moderno o a chiacchierare tra un toscano e l'altro attorno alla sinapsi cellulare. 
Un silenzio straordinariamente appagante, riempitivo che permette alle frasi lette di penetrare nelle giunture profonde trillando a qualcosa di sopito, permettendogli di emergere per appagare l'arsura conoscitiva che è in ognuno di noi. 
E che tendiamo ad eludere, evadendo verso lidi ripieni di vuoti a perdere. 
Rumorosamente insani.

Artisti del pianto

Il presidente di "Riviera di Luni" Andrea Carlini, consorzio di una trentina di stabilimenti balneari, chiede sul secolo giustamente aiuto per la situazione di sofferenza creatasi dalle cattive condizioni meteo di questa strana estate. 
Chiede riduzioni di tasse dimenticandosi forse due quisquilie: molti giovani impiegati nelle strutture hanno dei contratti a chiamata, pertanto in caso di pioggia restano tristemente a casa, non lavorando. E poi ci sono gli utenti, coloro che hanno sottoscritto un abbonamento stagionale pagato in anticipo. Non si potrebbe far loro uno sconto, alla luce della loro acclarata accettazione e disponibilità ad acquistare bottigliette d'acqua a 1,80, ghiaccio attorno ad un bastoncino di legno, vulgo ghiacciolo, a 1,50, panini a 4, birre a 3,80, insalate da ipercoop acquistate a 1,15 e rivendute a 4,50?
Visto che il sole non ha riscaldato cervici, sembrava naturale invece di piangere miseria ragliando alla luna, aspettarsi da parte di lor signori della battigia, un riconoscimento verso chi accetta supinamente di non poter più gustare, essendo umano, del mare, del sapore di sale, dei grani di sabbia in piena libertà senza dover aprire portafogli, sottostando a questi caseifici di denaro, per loro, a cielo aperto che inopinatamente continuiamo a chiamare stabilimenti balneari.

Annacquato

Come in un bar di campagna dove per ingannare il tempo che pare non voglia scorrere, alla prima pallida e sgangherata idea tutti entusiasticamente si gettano a capofitto nell’iniziativa per colmare l’ansia dormiente sorta dal malefico quesito moderno “gli altri si accorgono che io esisto?”, così la moda Ice Bucket apparentemente pro SLA, sta saziando l’ego di chi si alimenta grazie ai rotocalchi, media ed affini.
Il Bill Gates che si sta camuffando da lustri da filantropo, rimanendo però ai primi posti dei più ingordi del pianeta, con un’ottantina di miliardi di patrimonio, ne costituisce l’emblema. Pare infatti che molti, moltissimi, ricconi ripresi ad annaffiarsi siano di braccino corto al momento di staccare un assegno che confermi la volontà di essere vicino a chi soffre di questo terribile male.
Ne ho conosciuti di sofferenti di SLA e tra questi uno è riuscito a trasmettermi valori immensi nei pochi momenti, per mia negligenza,  in cui gli sono stato vicino. 
Abita ancora a Le Grazie e il suo amore per la vita mi ha fatto superare momenti difficili, mi ha insegnato cosa voglia dire lottare per continuare il cammino in questa vita. Ho vissuto esperienze forti con chi per grattarsi il naso o pulirsi dopo i bisogni necessita di qualcuno accanto e sé, apparentemente per aiuto di natura dinamica, in realtà in uno stravolgimento generante un meccanismo misterioso che, invertendo le forze in campo, generalmente porta l’assistente a beneficiare maggiormente dall’incontro con l’assistito.
Ho sempre ammirato amici che furtivamente, segretamente, senza secchi d’acqua versati in testa, hanno alimentato il turno full time necessitante a Paolo per continuare a vivere egregiamente come lui fa. Persone che sommano alla quotidianità, il servizio in amicizia che permette ad entrambi di crescere in uno spirito comunitario ed efficace.
Sicuramente per la ricerca di fondi, questi filmati potranno risvegliare coscienze e versamenti bancari.

Rincorrere però visibilità da parte di chi ne è, purtroppo per lui, servo genuflesso, avendo la faccia di bronzo di sfruttare anche questa occasione al fine di riportarsi alla ribalta vitale per il proprio sostentamento interiore, rovina il tutto, al solito, come ogni iniziativa lodevole invasa da chi verniciandosi di bontà ed altruismo, rincorre scopi egocentrici ed egoistici, infangando lo straordinario sottobosco del volontariato solidale gratuito, vero rotore di bene da impiegare in questa apparentemente impari lotta contro la negatività di una società sempre più stordita dalle sirene del vuoto a perdere.

venerdì 22 agosto 2014

Ma daiiii


Trasecolo! Mi sembra tanto una fiaba il fatto che da settembre, entrando in funzione il nuovo sistema europeo di contabilità nazionale, chiamato Sec 2010, il PIL verrà rivalutato attraverso il calcolo dell'attività illegale, ovvero prostituzione, droga, contrabbando.

Ditemi per favore che tutto ciò sia una panzana! 
Vi prego! 
Invece sarà proprio così! E il Grullo ci conta tanto da spostare l'aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) da settembre, come la legge impone, ad inizio ottobre. 
Grazie alle mignotte, agli spacciatori spera di risollevare il moscio PIL!!! 
Ma ce ne rendiamo conto? 
In effetti, a pensar male, anche i conti tornerebbero: si spiegherebbe infatti la bramosia a stringere alleanze con il PDL, il suo Padrone unico altri non è che Sua Maestà il Principe del Troiume nonchè Pregiudicato ed oggi a Cesano Boscone a scontar pena, il Nanerottolo Malvagio.

E si spiegherebbe anche la quasi totale impunità degli spacciatori che si evince dalla legge svuota carceri. 

Pensateci: ogni spacciatore in galera, sarebbe una perdita per il nuovo calcolo del PIL, il già nominato Sec 2010.

C'è da impazzire dal ridere! E dalla vergogna!

giovedì 21 agosto 2014

Mumble mumble...


A volte basta una foto, una semplice foto per far emergere pensieri, dubbi, incertezze.

Che il terrorismo venga alimentato a volte addirittura guidato da potenze e poteri, ormai non è più mistero. 

Che il terrorismo serva per creare una situazione di allerta tale che si possano vendere lautamente armi, colonna portante del potere viscido, nascosto e dominatore dell'Orbe, pure. 

Seguendo la storia recente si nota chiaramente che paesi od organizzazioni amiche, rifocillate di congegni di morte dietro laute prebende di materie prime, oro nero su tutto, improvvisamente si trasformano in nemici giurati da combattere ed eliminare.

Tutto questo non è per giustificare i bastardi assassini dell'Isis! 
Ci mancherebbe!

Tutto questo però è per far sorgere dei dubbi.

Come questa foto enormemente fa:

Mi butto!


Ma si! Chi me lo fa fare! 
Mi butto nell'arte, arte moderna! 
Devo trovare allocchi che spendano cifre ignobili per comprare quello che per loro è arte! 

Pare già di sentire la solita litania: "l'arte moderna è per pochi! Dietro ha fatica, sudore, studio, passione, sofferenze artistiche, scelta dei colori. Quello che trasmette l'arte moderna è incommensurabile, impagabile!".

Sarà.

E allora ecco, signore e signori,  la mia opera prima di Pittura-mediale 



Neve Oscura - 2014

Come noterete risulta evidente l'ascesi personale dell'Artista in un'ottica sociale che soverchia l'ego per una deiezione della sinossi del verticismo, appagante e ridondante di stimoli euclidei, presagi di un'inenarrabile ascesi verso i traguardi naturali dell'Uomo, infondente gioie disattese, sinapsi liberali, propedeutiche socializzazioni volte a configurare l'anima dentro la catarsi generante quesiti irrisolti, chimere di un naturale avvicendamento post- copernicano.

Semplice no?

Ed in esclusiva vi allego la foto che mi ha inorgoglito molto! 

Live da Baltimora!!





mercoledì 20 agosto 2014

In effetti...



Organizziamoci!


È sempre stato un mio problema, quello di vedere di notte un film con le cuffie per non disturbare i vicini. Ieri sera ci sono ricascato, con Quantum of Solace, interpretato da Craig 007 con espressione facciale sempre uguale, a culo di macaco, sia che baci, che insegua, che spari.
Addormentatomi quasi immediatamente ho avuto sogni eroici, per gli altri, inseguimenti dove cadevo in continuazione, barcollando più di Briatore dopo un party, sperimentando sulla mia pelle sevizie e torture che mi elargivano conferma di essere in braccio a Morfeo, tranquillizzandomi inconsciamente, essendo tipo che alla vista di una pinza sono pronto a dare pin e passwords a chiunque.

Risvegliatomi bruscamente, in crisi di panico certo della presenza in casa di qualche agente Kgb ho deciso di evitare tale tortura o al limite scegliere film adeguati, che so, Fratello Sole e Sorella Luna?
No, c'è il lupo! 

Disney? Neanche! C'è Trudy. Farei ingelosire Gambadilegno. E allora?

Un'idea ce l'avrei...ma non vorrei fare la fine di quello della barzelletta che nudo e al buio urla "organizziamoci!"

Ahhh, ecco perché!


martedì 19 agosto 2014

Fiuuuuuuuu!!!


Ahhhhhrghhhhh!!! 
Sono sbarcati!!! 
Presto, presto! Vado al supermercato a fare scorte di cibo!!! Mamma mia!!! 
Dal mare, sono arrivati dal mare!!! 
E chi se lo sarebbe immaginato!!! 
Povera Terra in mano a questi extraterrestri!! 
E' finita!!! 
.... un momento... ahhhhh.... rientrato allarme! 

E' Renato Balestra! 

Fiuuuuuuuuu!

L'Emblema




Chissà come starà soffrendo nella sua terra di vacanza ad Ansedonia, il Topastro, emblema di quella categoria di ungolati al potere che ci succhia nettare vitale da tempo immemore! 

Chissà che paura pervade questo signore, ex braccio armato del mai compianto Cinghialone Bettino, ex Ministro, ex Presidente del Consiglio, ex professore universitario, ex ex di tutto, attualmente in Corte Costituzionale con pensione d'oro sommata a lautissimo stipendio da ermellinato, questo immarcescibile simbolo di una casta italiana deleteria per la parte rimanente la cui percentuale è attorno all'85% e che poi siamo noi. 

Chissà che aria da Dario Argento regna nella casa del Topastro ora che pare vicino un prelievo alle super pensioni per poter aiutare gli altri, i coglioni che accettano questi soprusi senza mai batter ciglio, senza lamento, senza un minimo tentativo di reazione, seppur nei recinti democratici.

Questa associazione dissanguante, questa Avis dei denari pubblici che come idrovora impazzita continua a rimpinguare conti bancari oramai sterminati, di generali, colonnelli, boiardi, segretarie di boiardi, vecchiacci ancora in campo, vedi il segretario della Camera Marra, quasi novantenni sulla tolda del Colle dal 1953 in politica, senatori a riposo, funzionari, dottori in commercio restati decenni nei meandri del sordido sottobosco romano ed ora riposanti con elargizioni pubbliche di 10-15 mila euroni mensili! 

Una vergogna ripugnante sapere che esistano simili appannaggi, che vecchietti attempati ricevano mensilmente una cifra raggiunta da altri, moltissimi altri, in due, tre, quattro anni !

Uno scempio democratico, una ripicca del Destino essere coabitanti di generazioni squallide, prostituitesi nei lustri passati, che hanno arraffato tutto il possibile, alla faccia della decenza, del buon senso, della Polis oramai sogno infranto per sempre! 

Grida di scandalo si dovrebbero levare dal popolo, ancora per poco sovrano in questa devastata nazione, per fermare questo salasso, questo mercimonio in nome di una democrazia allo sbando che è stata e sarà in futuro, una monarchia sul modello del Re Sole, dove lo stesso sovrano altri non è che il gruppo dei vampiri che dal tempo del Gobbaccio finalmente partito da questo mondo, attraverso il già citato Cinghialone Craxi, passando per il Prodi inerme e silente, per l'amico del Nano, il Velista Rosso, transitando per il Pregiudicato Puttaniere, arriva sino al Grullo che vorrebbe fare, fare, fare, al momento però solo in modalità onirica.

Tremano i topastri, i fassini, i mastella, i forlani, gli eredi del gobbo! 

Tremano perché avvertono un impercettibile sisma che potrebbe sminuire i loro privilegi.

State sereni! 
Non succederà nulla di tutto ciò! Aspettate serenamente il 3 di ogni mese ed ingolfatevi, finché potete, dei nostri soldi! 
Infatti, se il Grullo tra le sue enciclopediche promesse, in realtà chimere, mai si è permesso di farci sognare una vera, seria, educante manovra anti-evasione per non far star male il suo sodale, il Condannato scontante pena ogni venerdì a Cesano Boscone, come potrebbe attaccare le vostre pensioni dorate, frutto di scempi costituzionali e di caste edificate sulla pelle dei poveri comuni cittadini, sul modello dell'indecente India?
Sereni, state sereni! 
Noi, lavoriamo per voi!

lunedì 18 agosto 2014

A proposito del problema meteo...


A proposito di quanto scrissi sabato scorso nel post "Previste ali tarpate" ecco un commento di Gerhard Mumelter, corrispondente austriaco del Der Standard trovato sul sito "Internazionale" (che vi consiglio tra l'altro di gustare, essendo molto ben fatto e ricco di interessanti articoli).

Vi allego il link

La Guerra del Meteo

Esclusivo!



Presentazione del nuovo Commissario Tecnico Antonio Conte, assieme al suo sponsor personale, Puma


Ardua sentenza


Buffon
G.Donati 
Portanova 
Astori 
Chiellini
Romulo 
Verratti 
Schelotto
Diamanti 
Balotelli 
Gabbiadini

Direte: cosa ti sei messo in testa? Vuoi fare il CT dell'Italia?
No, ci mancherebbe! 
Questi sono undici giocatori che hanno come sponsor... Puma. 
Ora facendo duepiùdue, oppure se tanto mi dà tanto, essendo che Puma sgancia due milioni al Parrucchino CT, occorrerà aspettare le prime convocazioni e vedere quanti di questi undici saranno chiamati. 
A parte gli intoccabili, si capirà in effetti subito chi sarà realmente il prossimo CT: Conte o Puma?
Ai posteri l'ardua sentenza!

Leggete e fatevi un'opinione!


Di Battista è il "fesso" di Ferragosto. E' stato dilaniato da tutti i media, forse a ragione.

Ma è tempo di farsi un'opinione libera, indefessa. 
Perchè i piccioni non portano più messaggi, perché siamo in un'era dove le palle, le fandonie, i credi legati all'accettazione di massa di giudizi emessi da persone, comitati, associazioni, nazioni, non costituiscono più dogmi da digerire senza lamento, senza provarci a farsene una ragione personale che sommata ad altre può innescare un pensiero sociale del tipo "ci avete rotto i coglioni!".

Di Battista ha esagerato? Ha detto scemenze, cazzate, bestemmie? 
Può essere! 
Ma lo voglio leggere il suo pensiero globale, intero, senza riporti o tagli di stampa di regime.
Dopo me ne farò un'opinione.
Si!
Ho voglia di avere un'opinione mia, da condividere che possa un giorno divenire miccia per dire "vaffanculo" a chi antepone il lardo capitalista alla vita umana, agli interessi del pianeta, alla distribuzione equa delle risorse, insomma: al rispetto dell'Umanità.

Ed ecco che vi allego il documento integro, senza nessuna manipolazione di Di Battista. 
L'ho letto e non ho ancora un'opinione in proposito; mi devo documentare su quanto scritto, devo cercare riscontri, devo andare alle fonti storiche, leggere commenti di storici di diverse fonti, di diversi orientamenti politici. 
Poi devo miscelare il tutto, riscontrare veridicità su quanto asserito dal Di Battista ed infine farmi la mia, mia, esclusivamente mia, visione globale su quanto da lui testè asserito. 
Lo farò, giuro che lo farò. 
Con una premessa: se posso scrivere su un blog in libertà lo devo principalmente agli americani che mi hanno liberato dai nazisti, nel 1945. 
Hanno aiutato la mia nazione a risorgere, a divenir democratica, a prezzo di morti, di tanti morti che hanno permesso la Liberazione dal nazismo e dal fascismo. 
Renderò sempre omaggio agli Stati Uniti d'America per quanto fatto negli anni più bui dell'Umanità!
Detto questo è evidente anche un altro aspetto: l'ingerenza degli americani nella politica mondiale. Interessi che travalicano il bene comune del pianeta, uno su tutti la bramosia dell'oro nero, il petrolio. Su tutto inoltre la vendita di armi, l'industria bellica americana così potente, così onnipotente da permettersi di eleggere il Presidente attraverso donazioni immani, accordi segreti per un fatturato sempre in crescendo, sempre in progressione. Per vendere armi, devono esserci conflitti. Occorre qualcuno che istighi alla violenza paesi acculturati flebilmente. Occorre inoculare il virus della vendetta, della sopraffazione in nazioni che fanno fatica a sfamare i propri abitanti, occorrono conflitti duraturi, che mietano vittime e brucino munizioni, per la satanica fatturazione bellica, vero male umanitario.
Ma questo è un altro discorso. 
Tornando a quanto sopra esposto, vi invito a sgombrare mente e cuore ed a leggervi lo scritto di Di Battista. 
Documentatevi e fatevene un'opinione libera e strettamente personale! 
Buona lettura! 

"Dagli anni '20 ai '60
A Sèvres, nel 1921, Francia e Gran Bretagna si spartirono i possedimenti mediorientali dell'ormai decaduto Impero Ottomano.
Alla Francia andarono Libano e Siria, alla GB la Palestina, la Transgiordania e l'odierno Iraq. I confini vennero segnati utilizzando matite, righelli e, probabilmente, sotto l'influsso di qualche coppa di champagne.
Altrimenti come ci si potrebbe spiegare l'invenzione folle del Regno dell'Iraq, uno stato abitato, oltre che da decine di minoranze, da tre popolazioni profondamente diverse tra loro: i curdi, gli sciiti e i sunniti?
La drammatica storia dell'Iraq nasce tutta da qui. Colpi di stato, spinte autonomiste curde, resistenze sunnite, attentati sciiti, difesa del controllo petrolifero da parte del Regno Unito, intervento della Germania nazista. Non si sono fatti mancare nulla fuorché la pace.
La CIA e i colpi di Stato che fanno meno scalpore del terrorismo
Durante la crisi di Suez Baghdad divenne la principale base inglese, nel 1958 venne abolita la monarchia e nel 1963, anche in chiave anti-sovietica, la CIA favorì un colpo di stato per deporre Abd al-Karim Qasim, l'allora premier iracheno, colpevole di aver approvato una norma che proibiva l'assegnazione di nuove concessioni petrolifere alle multinazionali straniere. In Iraq, tra deserto, cammelli e rovine babilonesi accadde quel che già si era visto all'ombra delle piramidi maya nel 1954 quando Allen Dulles*, direttore della CIA, armò truppe mercenarie honduregne per buttare giù Jacobo Arbenz, il Presidente del Guatemala regolarmente eletto, colpevole di voler espropriare le terre inutilizzate appartenenti alla statunitense United Fruit Company e distribuirle ai contadini. Risultato? Presidenti fantoccio, guerra civile e povertà.
Mi domando per quale razza di motivo si provi orrore per il terrorismo islamico e non per i colpi di stato promossi dalla CIA. Destituire, solo per osceni interessi economici, un governo regolarmente eletto con la conseguenza di favorire una guerra civile è meno grave di far esplodere un aereo in volo?
L'Iraq, come il Guatemala o il Congo RCD hanno avuto il torto di possedere delle risorse. I poveri hanno il torto di avere ricchezza sotto ai piedi. Il petrolio iracheno è stato il peggior nemico del popolo iracheno. A Baghdad nel 1960, tre anni prima della deposizione di Qasim, Iraq, Iran, Venezuela e Arabia Saudita avevano fondato l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC), per contrastare lo strapotere delle “7 sorelle”, le principali compagnie petrolifere mondiali così chiamate da Enrico Mattei, il Presidente dell'ENI di quegli anni.
Mattei e la sovranità nazionale in Medio Oriente
Una digressione su Mattei è d'obbligo, se non altro per capire quanto, dall'invenzione del “profitto ad ogni costo”, ogni industriale, stato sovrano o partito politico si sia messo contro il capitalismo internazionale abbia fatto una brutta fine. E' successo a brave persone e a delinquenti, a politici democratici e a dittatori sanguinari difesi fino a che lo spargimento di sangue dei quali erano responsabili non avesse intaccato gli interessi del grande capitale. Mattei, dopo aver concluso importanti affari con l'Iran, si stata avvicinando a Qasim quest'ultimo alla ricerca di un nuovo partner commerciale che gli garantisse maggiori introiti di quelli concessi dagli inglesi. La sacrosanta ricerca di sovranità economica, politica ed energetica da parte di alcuni paesi mediorientali era ben vista da Mattei il quale, mosso da una intraprendenza tipicamente italiana e dall'ambizione di fare gli interessi dello Stato, ne scorgeva un'opportunità imperdibile.
Quando nel 1961 il Regno Unito concesse l'indipendenza al Kuwait Mattei fiutò l'affare. Baghdad ha sempre ritenuto il Kuwait parte del suo territorio e quando la GB lo proclamò stato sovrano Qasim si indignò per lo smacco subito convincendosi della necessità di trovare nuovi paesi con cui concludere affari**. Mattei e Qasim, nonostante il primo ministro Fanfani e il ministro degli esteri Segni negarono qualsiasi coinvolgimento italiano, iniziarono una serie di trattative e, sembra, che dei tecnici ENI si recarono in Iraq. Quel che è certo è che le 7 sorelle sono come i fili della luce: “se li tocchi muori”. Tre mesi e mezzo prima che Qasim, con il beneplacito della CIA, venisse trucidato a Baghdad, Mattei esplode in aria con il suo aereo privato. I mandanti e gli esecutori del suo assassinio sono ancora ignoti tuttavia è bene ricordare che Tommaso Buscetta, il pentito che descrisse per filo e per segno la struttura di “Cosa Nostra” a Giovanni Falcone, dichiarò che Mattei venne ucciso dalla mafia per fare “un favore agli stranieri” e che Mauro De Mauro, il giornalista che stava indagando sulla morte di Mattei, venne rapito e ucciso da Mimmo Teresi su ordine di Stefano Bontade***.
Il futuro è nero, come l'oro che fa scorrere il sangue
In “La verità nascosta sul petrolio” Eric Laurent scrive: “Il mondo del petrolio è dello stesso colore del liquido tanto ricercato: nero, come le tendenze più oscure della natura umana. Suscita bramosie, accende passioni, provoca tradimenti e conflitti omicidi, porta alle manipolazioni più scandalose”.
“Conflitti omicidi, manipolazioni scandalose, tradimenti”. Queste parole sembrano descrivere perfettamente la storia dell'Iraq moderno.
Saddam Hussein divenne Presidente della Repubblica irachena nel 1979 sostituendo Al-Bakr, l'ex-leader del partito Ba'th che qualche anno prima aveva nazionalizzato l'impresa britannica Iraq Petroleum Company. Saddam, con l'enorme denaro ricavato dalla vendita di petrolio, cambiò radicalmente il Paese. Sostituì la legge coranica con dei codici di stampo occidentale, portò la corrente fino ai villaggi più poveri, fece approvare leggi che garantivano maggiori diritti alle donne. L'istruzione e la salute divennero gratuite per tutti. In quegli anni di profonda instabilità regionale il regime di Saddam divenne un esempio di ordine e sicurezza. Tuttavia tutto questo ebbe un prezzo. I cristiani non erano un pericolo per il regime e vennero lasciati in pace ma i curdi, vuoi per le loro spinte autonomiste che per la loro presenza potenzialmente pericolosa in zone ricche di petrolio, vennero colpiti, discriminati e spesso trucidati. Lo stesso avvenne agli sciiti che non abbassavano la testa. Quando Saddam gli riversò contro le armi chimiche fornitegli dagli USA in chiave anti-iraniana nessuna istituzione statunitense parlò di genocidio, di diritti umani violati, di terrorismo islamico. Saddam era ancora un buon amico. L'amichevole stretta di mano tra il leader iracheno e Donald Rumsfeld, all'epoca inviato speciale di Reagan, dimostra quanto per gli USA la violenza è un problema a giorni alterni. Negli anni '80 Washington era preoccupata dall'intraprendenza economica di Teheran e Saddam era un possibile alleato per contrastare la linea anti-occidentale nata in Iran con la rivoluzione del '79.
Anni di guerre
Tuttavia, sebbene la Repubblica islamica iraniana fosse apertamente anti-americana gli USA fornirono armi a Teheran durante la guerra Iran-Iraq. Il denaro è sempre denaro! Con i proventi della vendita di armi all'Iran gli USA finanziarono tra l'altro i paramilitari delle Contras che avevano come obiettivo la destituzione in Nicaragua del governo sandinista regolarmente eletto.
Ovviamente gli USA (anche l'URSS - la guerra fredda diventava tiepida se si potevano fare affari assieme) finanziarono contemporaneamente Saddam. Il sogno dell'industria bellica, una guerra infinita combattuta da due forze equivalenti, era diventato realtà. Per diversi anni le potenze occidentali lasciarono Iraq e Iran a scannarsi tra loro. Un milione di morti dell'epoca non valevano, evidentemente, le migliaia di vittime provocate dall'avanzata dell'ISIS di questi giorni. Le multinazionali della morte appena finito di parlare con Saddam alzavano la cornetta e chiamavano Teheran. «Ho appena venduto all'Iraq 200 carri armati ma a te ti do a un prezzo stracciano questa batteria anticarro». Le cose cambiarono quando l'esercito iraniano prese il sopravvento. Teheran stava per espugnare Bassora quando gli USA, sedicenti cacciatori di armi chimiche in tutto il mondo, inviarono una partita di gas cianuro a Saddam il quale non perse tempo e lo utilizzò per respingere le truppe iraniane. Ma si sa, gli USA sono generosi e di gas ne inviarono parecchio. Saddam pensò bene di utilizzarne la restante parte per gassare l'intera popolazione curda del villaggio di Halabja ma in occidente nessuno si strappò le vesti, il dittatore era ancora un buon amico.Saddam divenne un acerrimo nemico quando invase il Kuwait. Anche in quel caso non furono i morti o le centinaia di migliaia di profughi a preoccupare i funzionari di Washington sempre a stretto contatto con Wall Street. La conquista irachena del Kuwait metteva in pericolo gli interessi economici statunitensi. Una cosa inaccettabile per chi da anni lavora per il controllo mondiale del petrolio. L'operazione “Desert Storm” venne lanciata, il Kuwait “liberato” ma Saddam rimase al suo posto. Un'eccessivo indebolimento dell'Iraq avrebbe favorito Teheran e questo sarebbe stato intollerabile. I bombardamenti USA causarono oltre 30.000 bambini morti ma erano “bombe a fin di bene”.
L'11 settembre
L'attentato alle Torri Gemelle fu una panacea per il grande capitale nordamericano. Forse anche a New York qualcuno “alle 3 e mezza di mattina rideva dentro il letto” come capitò a quelle merde dopo il terremoto a L'Aquila. Quei 3.000 morti americani vennero utilizzati come pretesto per attaccare l'Afghanistan, un paese con delle leggi antitetiche rispetto al nostro diritto ma che con il terrorismo internazionale non ha mai avuto a che fare, e l'Iraq. Era ormai tempo di buttare giù Saddam e prendere il pieno controllo del petrolio iracheno.La vittoria della Nato fece piombare il Paese in una guerra civile senza precedenti e le fantomatiche armi di distruzione di massa non vennero mai trovate. Ripeto, Saddam le aveva, ahimè, già utilizzate e gli USA lo sapevano benissimo. A questo punto mi domando quanto un miliziano dell'ISIS capace di decapitare con una violenza inaudita un prigioniero sia così diverso dal Segretario di Stato Colin Powell colui che, mentendo e sapendo di mentire, mostrò una provetta di antrace fornitagli da chissà chi per giustificare l'imminente attacco all'Iraq. Una guerra che ha fatto un numero di morti tra i civili migliaia di volte superiore a quelli provocati dallo Stato Islamico in queste settimane. La sconfitta del sunnita Saddam Hussein scatenò la popolazione sciita che covava da anni desideri di vendetta. Attentati alle reciproche moschee uccisero migliaia di persone. Da quel giorno in Iraq c'è l'inferno ma i responsabili fanno shopping sulla Fifth Avenue e vacanze alla Caiman. L'avanzata violenta, sanguinaria, feroce dell'ISIS è soltanto l'ultimo atto di una guerra innescata dai partiti occidentali costretti a restituire i favori ottenuti dalle multinazionali degli armamenti durante le campagne elettorali. Comprare F35 mentre l'Italia muore di fame o bombardare un villaggio iracheno mettendo in prevenivo i “danni collaterali” sono azioni criminali che hanno la stessa matrice: il primato del profitto sulla politica.
Cosa fare adesso?
L'ISIS avanza, conquista città importanti e minaccia migliaia di cristiani. In tutto ciò l'esercito iracheno, creato e addestrato anche con i soldi dei contribuenti italiani, si è liquefatto come neve al sole dimostrando, se ancora ve ne fosse bisogno, il totale fallimento del progetto made in USA che noi abbiamo sposato senza diritto di parola. E' evidente che la comunità internazionale e l'Italia debbano prendere una posizione. Se non è semplice scegliere cosa fare, anche se delle idee logiche già esistono, è elementare capire quel che non si debba più fare.
1) Innanzitutto occorre mettere in discussione, una volta per tutte, la leadership nordamericana. Gli USA non ne hanno azzeccata una in Medio Oriente. Hanno portato morte, instabilità e povertà. Hanno dichiarato guerra al terrorismo e il risultato che hanno ottenuto è stato il moltiplicarsi del fenomeno stesso. A Roma, nel 2003, manifestammo contro l'intervento militare italiano in Iraq. Uno degli slogan era “se uccidi un terrorista ne nascono altri 100”. Siamo stati profeti anche se non ci voleva un genio per capirlo. Pensare di fermare la guerra in atto in Iraq armando i curdi è una follia che non credo che una persona intelligente come il Ministro Mogherini possa davvero pensare. Evidentemente le pressioni che ha subito in queste settimane e il desiderio che ha di occupare la poltrona di Ministro degli esteri della Commissione europea, l'hanno spinta ad avallare le posizioni di Obama e degli USA ormai autoproclamatisi, in barba al diritto internazionale, poliziotti del mondo. Loro, proprio loro, che hanno sostenuto colpi di stato in tutto il pianeta, venduto armi a dozzine di dittatori, loro che hanno impoverito mezzo mondo, loro che, da soli, utilizzano oltre il 50% delle risorse mondiali. Loro che hanno invaso Iraq e Afghanistan con il pretesto di distruggere le “cellule del terrore” ma che hanno soltanto progettato oleodotti, costruito a Baghdad la più grande ambasciata USA del mondo ed esportato, oltre alla loro democrazia, 25.000 contractors in Iraq, uomini e donne armati di 24ore che lavorano in tutti i campi, dalle armi al petrolio passando per la vendita di ambulanze. La guerra è davvero una meraviglia per le tasche di qualcuno.

2) L'Italia, ora che ne ha le possibilità, dovrebbe spingere affinché la UE promuova una conferenza di pace mondiale sul Medio Oriente alla quale partecipino i paesi dell'ALBA, della Lega araba, l'Iran, inserito stupidamente da Bush nell'asse del male e soprattutto la Russia un attore fondamentale che l'UE intende delegittimare andando contro i propri interessi per obbedire a Washington e sottoscrivere il TTIP il prima possibile. Essere alleati degli USA non significa essere sudditi, prima di applicare sanzioni economiche a Mosca, sanzioni che colpiscono più le imprese italiane che quelle russe, si dovrebbero pretendere le prove del coinvolgimento di Putin nell'abbattimento dell'aereo malese. Non dovrebbe bastare la parola di Washington, soprattuto alla luce delle menzogne dette sull'Iraq. 

3) L'Italia dovrebbe promuovere una moratoria internazionale sulla vendita delle armi. Se vuoi la pace la smetti di lucrare sugli armamenti. «L'economia ne risentirebbe» sostiene qualcuno. Balle! Criminalità, povertà e immigrazione sono il frutto della guerra e la guerra si alimenta di sangue e di armi. Nel 2012 la Lockheed Martin, quella degli F35, ha incassato 44,8 miliardi di dollari, più del PIL dell'Etiopia, del Libano, del Kenya, del Ghana o della Tunisia. Chi si scandalizza dei crimini dell'ISIS è lo stesso che lo arma o, quanto meno, che lo ha armato. «Armiamo i curdi» sostiene la Mogherini. Chi ci dice che una volta vinta la guerra i curdi non utilizzeranno quelle armi sui civili sunniti? In fondo non è già successo con Saddam, con i signori della guerra in Afghanistan o in Libia dove la geniale linea franco-americana che l'Italia ha colpevolmente assecondato, ha eliminato dalla scena Gheddafi facendo cadere il Paese in un caos totale?

4) L'Italia dovrebbe trattare il terrorismo come il cancro. Il cancro si combatte eliminandone le cause non occupandosi esclusivamente degli effetti. Altrimenti se da un lato riduci la mortalità relativa da un altro la crescita del numero di malati fa aumentare ogni anno i decessi. E' logico! Vanno affrontate le cause. Si condanna in Nigeria Boko Haram ma si tace di fronte ai fenomeni di corruzione promossi da ENI che impoveriscono i nigeriani dando benzina alle lotte violente dei fondamentalisti.

5) L'Italia dovrebbe porre all'attenzione della comunità internazionale un problema che va risolto una volta per tutte: i confini degli stati. Non sta scritto da nessuna parta che popolazioni diverse debbano vivere sotto la stessa bandiera. Occorre, finalmente, trovare il coraggio di riflettere su un nuovo principio organizzativo. Troppi confini sono stati tracciati a tavolino con il righello dalle potenze coloniali del '900. L'obiettivo politico (parlo dell'obiettivo politico non delle assurde violenze commesse) dell'ISIS, ovvero la messa in discussione di alcuni stati-nazione imposti dall'occidente dopo la I guerra mondiale ha una sua logica. Il processo di nascita di nuove realtà su base etnica è inarrestabile sia in Medio Oriente che in Europa. Bisogna prenderne atto e, assieme a tutti gli attori coinvolti, trovare nuove e coraggiose soluzioni.

6) Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione. Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E' triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire. Per la sua natura di soggetto che risponde ad un'azione violenta subita il terrorista non lo sconfiggi mandando più droni, ma elevandolo ad interlocutore. Compito difficile ma necessario, altrimenti non si farà altro che far crescere il fenomeno.

7) Occorre legare indissolubilmente il terrorismo all'ingiustizia sociale. Il fatto che in Africa nera la prima causa di morte per i bambini sotto i 5 anni sia la diarrea ha qualcosa a che fare con l'insicurezza mondiale o con il terrorismo di Boko Haram? Il fatto che Gaza sia un lager ha a che fare con la scelta della lotta armata da parte di Hamas?

8) L'Italia dovrebbe cominciare a pensare alla costruzione di una società post-petrolifera. Il petrolio è la causa della stragrande maggioranza delle morti del XX e XXI secolo. Costruire una società post-petrolifera richiederà 40 anni forse ma prima cominci prima finisci. Non devi aspettare che il petrolio finisca. Come disse Beppe Grillo in uno dei suoi spettacoli illuminanti: «L'energia è la civiltà. Lasciarla in mano ai piromani/petrolieri è criminale. Perché aspettare che finisca il petrolio? L’età della pietra non è mica finita per mancanza di pietre»." 

Alessadro Di Battista