domenica 31 maggio 2015

Fraintendimento

 

 

Senilità

 

Gasp! che emozione!

Che emozione!

Perché potrebbe essere uno degli ultimi.

Mattutino questo voto regionale, fragranza di sole ed assenza d'umido, di appiccicaticcio come la lingua dei questuanti, frementi, timorosi che dietro le quinte soffrono l'attesa per conoscere se la pacchia continuerà. Mi sono sempre domandato entrando nel seggio quante persone manterrò con la mia scelta elettorale. Chi di politica ha fatto mestiere infatti, freme affinché la giostra continui a girare, le spese ad essere rimborsate, i piaceri ad essere riconosciuti e soprattutto saldati.

Mi hanno consegnato la matita!

Che emozione, che responsabilità, che silenzio attorno a me!

Garruli silenti, palchi deserti, promesse sbiancate al sole del mio dovere, del mio diritto!

Capisci in questi attimi di vivere in democrazia anche se continuamente minacciata da trasformazioni eversive dei soliti lestofanti, professionisti del crimine perpetrato mediante stravolgimenti di regole costituzionali.

Rimani solo con le tue convinzioni, con i tuoi discorsi preparati da sempre per discussioni oramai afone, smembrate da questo mescolamento improvvido tendente a "melassare" tutto quanto in nome di una governabilità asettica e maleodorante, di stampo Napolitano per intenderci, correa di pressappochismo, di corruttela, di insana faccenderia per i loschi traffici pro lobbies, pro loro, pro proni.

Parte il braccio armato corredato di legalità per mettere una croce, sul passato e per il futuro, per cambiare l'immoto, per far alzare dalla perpetua mensa i soliti bifolchi, gli ignavi speranzosi di tornare rubicondi con i soldi nostri!

Quando riconsegno la matita m'accorgo di essere sereno, di avere svolto il mio compito, di aver portato un mattone che spero stanotte contribuisca ad ergere un muro di legalità e di onestà, per il bene comune.

Potrebbe essere uno degli ultimi voti liberi visto l'andazzo corrente.

Non perdete quest'occasione di dire basta ai soprusi.

E non fate finta di non aver capito per chi ho votato!

Adelante!

Profilo



Serracchiani ricorda quelle compagne di classe a cui volentieri avresti infilato un rospo ebbro in zaino, tanto trasudavano di piaggeria, travisando amicizie e realtà per emergere in classe. 
Serracchiani è la secchiona che entra furtivamente come la befana nella scuola durante gli scioperi, o che finge sordità per evitare di rispondere ai tuoi lamenti d'aiuto durante un compito in classe. 
Serracchiani da paladina dei diritti e del nuovo alla stantia infatuazione per il Simbolo di un proseguimento sulla strada della diseguaglianza e della disparità sociale.

Bleah!

Sssst!


sssst ... mi sono sempre domandato che fine avesse fatto!
Sto parlato dell'Abbronzato Regionale. Avete capito? No?
Guardate una foto del consiglio regionale ligure precedente e capirete.
L'Abbronzato non è rieleggibile ma...
Pare che vi sia un accordo con la "Lella di tutti loro".
In caso di vittoria verrà richiamato. Per amicizia e perché si dice che la sua esperienza sia utile per il prosieguo, nell'ipotesi che si sia una continuazione, della grande avventura burlandiana o burlesca fate voi.
Esperto in effetti è esperto. Non so però dove eccellesse. Probabilmente nelle supercazzole abbronzate...
Occhio e considerate questa news un'altra occasione per votare bene!

Sssst!

Si, si!


Si, si, si è proprio così!!! Un grande Stefano Disegni fotografa l'idea che gira nelle malsane stanze del potere. Leggetelo prima di andare in cabina, non quella sul lido marino; cercate di non votare per quelli che guardano a noi comuni mortali come a dei poveri coglioni a cui narrare fiabe e storielle, accarezzandoci nuca e mani davanti ad un piatto di spaghetti, facendo finta di compartecipare a problematiche di cui non frega una mazza a nessuno.

Occhio però che sono tanti!


sabato 30 maggio 2015

Timori



Ahiahiahi


Pare che durante la notte accadano strani "movimenti letterari" nella Milano operosa. Il Logo della grande esposizione universale pare infatti soffrire di crisi depressive.

L'Egoriferito Toscano l'aveva inaugurata tra trombe e grani di incenso (per sé) da un chilo, tra osanna ed addirittura mutazioni dell'inno nazionale!
Gli adepti del culto del cemento prevedevano senza una piega timorosa almeno 4milioni di visitatori al mese. La realtà è molto amara.

A maggio il cerimoniere Giuseppe Sala annuncia che ci sono state 1milione e novecentomila visitatori, meno della metà. 
Il ponte per i taxi costato 100milioni di euro è perennemente vuoto. I parcheggi per le auto sembrano delle location per un comizio del Pregiudicato. 
L'ingresso est è praticamente un set per un remake del "Deserto dei Tartari". 
Le nazioni ospitate in quella landa solitaria tra cui Oman e Russia (ahiaihiahi) sono incazzate più di De Luca all'udire la parola Bindi. 
Gli espositori a pagamento, come ad esempio Birra Moretti che con le bottiglie invendute sta progettando di costruire una riproduzione della Torre Eiffel, sono così incazzati che potrebbero riuscire a ribattere a Sgarbi facendolo tacere. 


Vengono alla mente alcune domande profetiche del passato:
A che serve?

Quale messaggio vuol trasmettere?

Nutrire il pianeta con Coca Cola e McDonald's mega-sponsor?

Perché tanto cemento?

Se il numero dei visitatori è metà di quello previsto, quante tonnellate di cibo è già stato buttato via, alla faccia di chi muore di fame?


Su tutto questo, come detto, lo sforzo del logo espositivo che tenta di modificare il proprio significato...



Siamesi


Uguali in tutto, ma proprio in tutto! Le parole che stanno vomitando gli adepti dell'Egoriferito Toscano in riferimento al giustissimo verdetto di De Luca impresentabile emesso dalla Commissione Antimafia, sono identiche a quelle di anni addietro dei proni e delle partecipanti alle feste eleganti allorché la Magistratura, il Parlamento o organi di stampa libera attaccavano giustamente le gesta del Puttaniere Incallito e Pregiudicato.
Sono gemelli siamesi, simili in tutto. Oggi parlano di incostituzionalità.
Manca e non tarderà che comincino a parlare di ingerenza della magistratura.

Basta aspettare gli eventi.