venerdì 31 gennaio 2014

Ode richiedente



O Ciellino vestito di nuovo
hai saputo che c'è dentro l'uovo?
Pare che gli F-35 che paghiam
14miliardi come dei salam
sian difettosi e problematici,
abbiano problemi asmatici
e da tutti saran scartati
meno che da noi italici illuminati!

Orsù Ministro Ciellino
spiegaci con fare sibillino
perché ti sei compromesso
ad acquistar l'aereo cesso!
Mentre qui da noi fatica si fa
a mangiar con modesta dignità.
Il tuo far paventa tempi cupi
il tuo agir ricorda l'amico (tuo) Lupi.

Dovreste spiegar qual'è la vostra divinità
che richiede spreco e tanta voracità
per coltivar gli interessi comuni,
di voi memores domini immuni
a vostro dir da azioni inique e mendaci
in verità enormemente fallaci!
Avete creato un bazar immane
tra proseliti e sottane

vi compiacete tra voi stessi
fingendo visi belli ed indefessi,
quando in verità ogni ghianda
vi scatena come arrapati panda,
capaci di gridar in simil "ola"
sapendovi protetti dal mancato Scola.
Ministro Mauro, non faccia sguardi soporiti,
disdica gli accordi con gli armaioli incalliti!

Meglio pane e focaccia in quantità
che i giocattoli per gli stellati Ali Babà!
Non so la sua, ma la nostra fede cristiana
anni luce alla vostra lontana,
invita ogni oltre e mezzo
a vivere in pace e dall'odio mai avvezzo!
Scappi dai privilegi celati nel ciellino cesto in vimini
e non spartisca nulla, ad agosto a Rimini!


giovedì 30 gennaio 2014

Ssssst !

Hanno fatto malissimo i grillini a dare del boia al Presidente della Repubblica, il quale è anzitutto simbolo e riferimento della nostra democrazia e se si scredita la Massima Autorità dello Stato rischia di cadere tutto il sistema democratico della Nazione.

Psssss!

Avvicinatevi please!

Ora che ho scritto le frasi istituzionali (confermo che hanno sbagliato a dare del boia al Monitoratore) spero che chi sorveglia Facebook passi a guardare altri messaggi.
Ho uno scoop fantastico! Il boia ieri alla Camera, c'era veramente!
Non ci credete?
Ahaiahaiaiaiiia!!
Ssssssssst.

Minchia! Hanno approvato un decreto che i Franceschini, bugiardi e falsi, hanno presentato con lo spauracchio dell'IMU. Li avete sentiti vero? Ci hanno raccontato che se non votavano il decreto avremmo pagato la seconda rata, giusto? E tutti a guardare il dito e lassù la Luna splendeva beata!
Perché nel decreto c'era anche un'altra cosa, che non c'entrava una mazza! Come la Marini alla Scala o Rubbia in Capannina!

Sssssst! Aspettate che forse mi ri-spiano!

Lo Stato democratico si fonda sulla lealtà dei cittadini, sull'onore delle Istituzioni, sulla sacralità dei ruoli!

Bene! Continuo: l'altro articolo del decreto, che tutti hanno fatto finta non esistesse, a parte i grillini, era un regalo, un faraonico regalo che abbiamo fatto tutti insieme! A chi? Alle banche! 7,5 miliardi di euro! Siamo in 60 milioni? Fanno 125 euro a testa! Come hanno fatto? Le azioni di Bankitalia valevano 156.000 euro. Il governo ha stabilito che vadano rivalutate a 7,5 miliardi e per magia le banche possono possederne al massimo il 3%. Intesa S.Paolo ne ha un 27% ed Unicredit 19%, altri quote inferiori. Adesso le dovranno rivendere dopo che il valore è divenuto immenso! E vai!

Hanno unito le due cose, capito? Come se decidessero di inchiappettare sulla piazza i maschi celibi sotto i trent'anni ed assieme a questa norma mettessero nel decreto di donare 500 euro ai bisognosi e poi qualche partito che facesse giustamente casino, bloccando tutto, si ritrovasse in prima pagina accusato di non voler dare da mangiare ai meno abbienti! E Franceschini è stato quello che ha accusato il M5S di voler far pagare l'IMU agli italiani, supportato dal Corriere, da Repubblica, dalla Stampa e da tutti gli altri!

Capito?
E le scenate dei Grillini ieri passate per medioevali scenate di pazzi, erano dovute al fatto che la Presidente della Camera in puro stile Pinochet ha fatto terminare la giusta e sacrosanta opposizione del M5S a questo immondo regalo, tagliando i tempi, cancellando il tentativo di far fallire l'approvazione, con una norma di regolamento chiamata ... ghigliottina!


Ora capite chi è il boia?


Nuova corsa, nuovo circo


La routinaria esistenza pone periodicamente eventi, festività e periodi vacanzieri che vengono vissuti in modo diverso da ciascuno di noi.

C’è chi trasforma ogni occasione per appuntamenti culinari, come il sottoscritto, c’è chi soffre del momento non potendolo onorare per problematiche finanziarie e c’è chi usa di ogni istante per evidenziare il distacco sociale personale per agi e futuri salti di casta dovuti alla grande disponibilità monetaria.

Viene l’estate e le “marte-marzotto” disseminate nei meandri della nostra penisola pensano alla Prima della Scala del veniente sette dicembre, arriva l’inverno e occorre occuparsi del guardaroba estivo e via andare dentro un ciclo continuo sfornante divari, distacchi e predominanze.

I ricchi. Gli stra-abbienti. I rigonfi.

Sono una specie protetta, da loro stessi, che cade in un strano letargo dentro un buco nero originale, allorché giunge il momento di presentare le dichiarazioni pro fisco; in quel periodo infatti scompaiono Suv e barche, possedimenti e doppie/triple case in alta montagna o in riva al mare. 
Questo letargo per loro è molto remunerativo in quanto assentandosi lasciano la strada libera a coloro che vivono dipendendo da qualcun altro il più delle volte proprio “i temporaneamente scomparsi”, per poter finanziare lo stato, attraverso il prelievo forzato di denari che verranno utilizzati anche per servire pubblicamente questi “sonnolenti” assenti.
Una volta risvegliatisi eccoli pronti a sfrecciare in mare con barche immense ed indecorose, vivendo l’estate come una vetrina, come uno status da utilizzare per immergersi nelle acque, facendo emergere il loro ego, la loro innata voglia di distanziarsi dai più che pressati in spiagge non più libere, come palmipedi tentano anch’essi di emergere dalla canicola solo per acchiappare il rivolo di aria ance se calda, tra un ghiacciolo pagato come un tartufo ed una bibita al costo di un litro di verde.

Non è invidia la mia, ma partecipazione. 
Partecipo di questo circo, enorme e fluttuante, ove in perenne replica si assiste alla differenza di gusti vitali dell’esistenza, dove per un concetto basilare della società umana giustamente privilegiante la proprietà, si è perso di vista il pudore, la giusta quantità, sopraffatti come si è da questo inverecondo accaparramento di risorse, che non un circolo comunista, bensì la Banca d’Italia stima nel 48% di possedimenti in tasca al 10% degli italiani!

Non è invidia ma constatazione, certa ed ineluttabile di come si sia formata negli anni la differenza sociale, la casta dei furbi e quella degli inetti, di come la specie umana sia separata dal mercimonio, dal traffico, dalle plusvalenze, dalle società off shore, dai viaggi nei paradisi fiscali degli spalloni, dalla puzza sotto il naso di chi si crede differente, predestinato, investito dalla dea fortuna a vivere senza toccare la realtà, preoccupato di avere sempre di più, indaffarato a colpire chiunque tenti di salire sul suo natante, che a parer suo gli spetta per una sacrale decisione  del destino.

Non è voglia di combattere, chimera oramai di pochi perché è ineluttabile constatare la dispotica sentenza dell’immoto, del definitivo, del decretato dagli astri, ovvero il fatto dell’impossibilità di poter accedere a miglior forma di vita per chi stenta ad arrivare a fine mese.
Tornare a parlare del perché ci siamo trasformati in un’India europea? Asserire che un ventennio condotto da uno che ha voluto un vulcano finto in una delle sue innumerevoli proprietà, serve a qualcosa?

Purtroppo no.

Questa rincorsa alla novità costosa, all’ultimo atollo polinesiano, alla baita in posti dove solo sedersi costa uno stipendio di un metalmeccanico è per sempre. Occorre constatare che la trasformazione è anestetizzante, non desta più nessuno il vedere uomini ancora in forza seduti su una panca in attesa del pasto caldo nella mensa di grido, nella quale giungono oboli dai differenziati che con quella elargizione pensano di lavarsi l’animo forse immondo. 
Non ci desta neppure vedere persone trafugare le lattughe di scarto nei cassonetti dei mercati a fine attività, o coloro che aspirano al pacco Caritas per poter mangiare qualcosa, o la difficoltà dei padri di famiglia a mantenere un decoroso contegno ai propri figli, la spasmodica corsa a comprare il must del momento, il parlare di sogni irrealizzabili nei bar dei sopraffatti, il narrare, pur in questa età del mondo in cui tutto è immediato e riportato attraverso i media, delle gesta dei differenti, della loro schiera di servitù, dei cavalli dei motori delle loro navi, della varietà di auto acquistate e cambiate al ritmo stagionale, dei vestiti acquistati a prezzo di stipendio annuale dei narranti.

E’ questa la vita che viviamo, la differenza che annusiamo, l’inerme accondiscendenza che subiamo, il rincoglionimento che via etere ci stordisce sino a farci perdere la rotta, il fine del vivere, la voglia di riscatto.


Mentre scrivo ci sarà qualcuno che in questo momento starà già progettando il giro nautico della prossima estate e di conseguenza “giosterà” spasmodicamente per uno degli innumerevoli “Montenapoleone” alla ricerca del nuovo costume, delle nuove scarpe a 24carati, dei vestitini per il dinner, il lunch e la passeggiata post approdo nel porto caldo ed accogliente, ove non mancherà l’incazzatura per quei sessanta centimetri in più del vicino di posto barca, scatenante una furiosa piazzata al consorte accusato di far poco per la famiglia, il quale a sua volta scatenerà una nuova guerra accaparrante a scapito di chi bevendo una birretta su un anonimo molo, spero potrà ridere in libertà di questo circo fine a se stesso e destinato alla polvere, come tutti noi.

mercoledì 29 gennaio 2014

Dalla Fiat a FCA

Presentato il nuovo logo di quello che un tempo era Fiat.

L'Agnellino e Minchionne, dopo aver dato sì lavoro a tante famiglie, arricchendosi paurosamente, dopo aver messo in cassa integrazione per decenni alla minima increspatura di calo negli introiti, dopo aver eretto mega stabilimenti con soldi nostri, hanno deciso di lasciare l'Italia al momento solo per la sede legale.

Ed hanno presentato il nuovo logo : FCA!

Le foto ufficiali mostrano solo la sigla.

Noi siamo in possesso di quelle reali:


Grazie di cuore Cultori del Soldo! 

Andate pure, tanto il sole, il mare, le chianine, il Chianti rimangono qui! 

Reazioni all'Italicum


Dal Web:



Questo è di produzione nostrale!


Zzzzzzzz!


Dunque: adesso esco di casa e compro il giornale, lo prendo senza pagarlo, poi vado dal tabacchino dove prendendo le sigarette e un accendino pago il tutto pochi centesimi, credendo nel tanto agognato sgravio fiscale, poi vado dal benzinaio e pago due euro il pieno, rimanendo soddisfatto del crollo delle accise e nel meriggio decidendo di andare al ristorante scopro che anche lì, finalmente si è realizzato il ridimensionamento dei costi e se anche non ho idea di quanto costi un pranzo completo, potrebbe essere in effetti che il tutto, pagato tre euro, possa essere un importo coerente e con questi pensieri nel tardo pomeriggio, mi dirigo al bar per l'aperitivo, alzandomi soddisfatto del Negroni e gustandomi il "già pagato signore" della bellissima cameriera, accorgendomi della soddisfazione generale che regna nel locale per il tutto gratis da me intuito e concludendo a cena in un noto ristorante la giornata con luculliano pasto da me pagato poche monete, raggiungo casa dove trovo signore implorante aiuto per sbrogliare una pratica, rassicurando il poverino del mio interessamento e rimanendo a bocca aperta nel scoprire che egli, benefattore a mia insaputa, è stato il mio Samaritano quotidiano ed infine infilandomi sotto le coperte dormirò sogni tranquilli e celesti, sapendo di non aver fatto nulla di male nel dì trascorso, di essere stato leale e moralmente retto, non avendo sconfinato nel mercimonio clikkerò sulla lampada entrando nel placido mondo di Morfeo! Ronf...zzzzzzz!

Lui!

Come un maiale che grugnendo si lamenta per lo foglie secche nel porcile che sporcando il suo ambiente, alterano il suo umore o come se Hitler avesse rimbottato un suo nipotino reo di aver insultato un compagno di classe, uno dei più immensi bastardi di questi secoli, Ratko Mladic attacca il tribunale dell'Aja dichiarando che è un tribunale dell'odio e di conseguenza satanico!

Lui!

Che assieme al suo mentore politico Radovan Karadzic è responsabile della morte di almeno centomila innocenti, reo indiscutibile di genocidio, crimini contro l'umanità, con quella faccia deturpata dalla violenza aberrante, inumana, lui osa parlare e per di più criticare un tribunale internazionale accusandolo di spargere odio???


Tanto è l'incazzatura che adesso apro il Devoto-Oli e cerco di rasserenarmi andando alla voce giustizia sommaria, mai tanto agognata, mai tanto desiderata come in questo momento, difronte ad un porco di tale dimensioni!