Urticante come un pomeriggio in biblioteca con Donzelli, pruriginoso come trovar Sgarbi in un eremo, vomitevole come veder Salvini recitare un rosario, questa imbelle massima, fascista mascherata da democratica, ha deciso di scialacquare 800 miliardi di euro in armi, a nome nostro, in virtù di fobie orchestrate ad arte da orchi malvagi ed assatanati fagocitanti risorse da sottrarre alla comunità, che siamo sempre noi, grazie alla sottomissione ad un guappo cravattaro impegnato a porre termine ad un conflitto senza far innervosire multinazionali belliche che lo soggiogano e alle quali, in concerto con le banche armate, ha promesso altro flusso abnorme di denaro, il nostro, visto che la poveretta in foto verrà obbligata ad acquistare quasi esclusivamente prodotti di morte “iuesei”, sfanculando dignità, ragione e, soprattutto, lealtà intellettuale.
Con un solo aereo dicono che si potrebbero costruire una quarantina di asili, e questa somara e la gentaglia che la riverisce decide di dissolvere una quantità di risorse che probabilmente renderebbero questo continente migliore, molto migliore. Ma la madre di tutte le sconcezze risiede nella sua dichiarazione a supporto dell’improvvido piano armato: “la forza è la via per la pace!”
La forza è la via per la pace… mumble mumble… la forza è la via per la pace.
Signora, mi permetta: se ne vada a cagare lei e quelli come lei! Non commetterete questo abominio in mio nome! Non ve lo permetterò mai!
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