mercoledì 26 marzo 2025

Nella melma

 

Tank Show
DI MARCO TRAVAGLIO
“C’è un’aria, un’aria, ma un’aria… che manca l’aria” cantava Gaber in un pezzo memorabile sulla cosiddetta informazione. È la solita arietta di pensiero unico e conformismo forzato, che ogni tanto torna. Come negli anni d’oro di B., nel triennio renziano e sotto i governi dei due Super Mario (Monti e Draghi). Talk show e giornali, anche quelli un tempo più aperti e plurali, somigliano sempre più a esercitazioni militari, con la differenza che almeno sulle piazze d’armi c’è il caporale di giornata che ordina l’alzabandiera, il presentat’arm, l’attenti, il riposo, l’avanti marsch. Qui resta nell’ombra, ben nascosto nei cda delle multinazionali delle armi e dei finti centri di ricerca più o meno prezzolati (e prezzolanti). Sono tre anni che i trombettieri di Big Arma provano a convincerci a dimenticare la Costituzione per arruolarci in guerra con un Paese non alleato a suon di soldi e armi, cosa mai fatta dal 1945 (salvo quando gli aggressori eravamo noi), distruggendo la nostra economia con le autosanzioni. E, ogni volta che ci provano, ottengono il risultato opposto: il no all’escalation aumenta. Anche perché si affidano a mentitori così scarsi che ogni balla che raccontano si smaschera da sola: Putin morente, la Russia in default e sola al mondo, l’“Armata Rotta” che non regge all’inverno (in Siberia è estate tutto l’anno), combatte con le pale, le dita, i microchip rubati dai tiralatte, senza divise né calzini né munizioni né missili, e se la dà a gambe dinanzi agli ucraini grazie alle nostre armi.
Si pensava che, dopo tre anni di cazzate, i cazzari andassero a nascondersi, o almeno seguissero un corso-base di propaganda. Invece no. Anziché all’ultimo banco o dietro la lavagna dei somari, sono sempre in cattedra a pontificare. Per ogni balla che scoppia, ne inventano subito un’altra che fa la stessa fine. Le ultime sono strepitose. 1) Il riarmo europeo per una difesa autonoma: come se esistesse uno Stato europeo con una politica estera e un esercito; come se l’Europa fosse disarmata e non spendesse in armi il 38% più della Russia; come se la Nato fosse stata abolita; e come se il piano Von der Leyen non fosse già stato sfanculato da 26 Stati membri su 27. 2) Le truppe dei “volonterosi” da inviare sul nuovo confine russo- ucraino dopo la tregua o la pace. Quindi sostengono i negoziati? No, li sabotano perché li fa Trump. Vogliono che la guerra continui, ma intanto si offendono perché non sono invitati. E si stupiscono se i sondaggi vanno sempre peggio (per loro): basta armi a Kiev, niente truppe, riarmo e qualunque altra cosa venga da lorsignori. Tanti soldi e cervelli buttati per la campagna di propaganda più fallimentare della storia. La realtà e la logica sono peggio della peperonata: tornano sempre su.

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