Lo ringrazio, dobbiamo ringraziare tutti Maurizio Manna, entrato da poco nel Comitato centrale di FOFI. Che cos'è Fofi? E' la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, e durante una riunione Ettore Novellino, Presidente dell'Ordine di Avellino ha avuto l'ardire di rilasciare la seguente dichiarazione:
"La categoria dei farmacisti dovrebbe innalzare un altare al virus, perché è grazie a Santo Covid se veniamo presi in considerazione."
E Maurizio Manna, complimentandosi con Novellino per "la grande sensibilità personale e professionale" di rimbalzo ha ribattuto:
"Ringrazio Santo Covid perché sta dando un'opportunità incredibile ai farmacisti!"
Che dire? Manna ha evidenziato ciò che è sotto gli occhi di tutti, l'incredibile e forsennato lucro perpetrato da un anno a questa parte dei farmacisti ai danni della collettività.
Si dirà che se non ci fossero stati loro, il lockdown sarebbe stato molto più duro e difficile da superare. Balle. Ricordo ad aprile del 2020 la puntigliosa e carbonara attività di molti addetti che confezionavano bustine con dentro le introvabili mascherine che venivano vendute a prezzi da arresto, per loro e per chi le forniva.
Manna ha scoperto un nervo atavico, scatenante in me un moto rivoluzionario e dal sapore inconfondibile di comunismo. Per me infatti le medicine e tutte le balle esposte in una qualsiasi farmacia dovrebbero essere vendute dallo stato centrale. Si lo so, è un'eresia, una fregnaccia, un'idiozia. Lo so. Ma lo penso seriamente. Certo, ci sarebbero molti meno milionari sulla nostra penisola, ma anche qui parlo con sincerità: non si starebbe meglio?
Invece forgiamo e agevoliamo ricchi possidenti che sulle malattie fondono imperi economici. E questo lo ritengo una vergogna.
Gente come Manna andrebbe messa in condizione di non nuocere più alla socialità. E ribadisco: farmacie di proprietà dello Stato che le concede in uso e gestione a laureati i quali, non dovendo correre dietro all'incasso, avrebbero più tempo a disposizione per fare i farmacisti, aiutando e supportando la clientela.
Sognerò, può essere. Ma sognando mi allontano dal disgusto di vedere quotidianamente l'arsura di pochi sulla sofferenza di molti. E ho detto tutto! (cit.)
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