Un uomo un’epoca
di Michele Serra
Ieri è stata una data storica per il nostro Paese. Grazie alle sedici apparizioni nello stesso giorno nei tigì della Rai, Antonio Tajani di Forza Italia ha raggiunto la sua milionesima presenza televisiva, superando Pippo Baudo, fermo a 999.999. Nel mondo, tra i personaggi ancora in attività, solo Bugs Bunny e l’Uomo Ragno possono vantare un record altrettanto impressionante: ma sono molto più anziani di Tajani.
Davvero imponente, ma ancora in via di classificazione, la quantità dei set impiegati da Tajani. Data la mole del materiale, si sono individuate alcune macro-categorie (piante ornamentali, porcellane, scorci di via, quadri e stampe, scaffali e librerie) che verranno usate per la mostra “Abitare a Roma negli anni Dieci e Venti”. La Manhattan Bank, sponsor dell’evento, il prossimo Natale regalerà ai suoi soci la strenna A Man, an Age: Antonio Tajani in Rome, Signs and Details (Un uomo, un’epoca: Antonio Tajani a Roma, segni e dettagli).
Tajani ha avuto la notizia dal presidente della Rai, Marcello Foa, che nel congratularsi con lui ha voluto sottolineare “il prezioso ruolo dei politici italiani nel riempimento dei telegiornali pubblici, sollevando la Rai dalla fatica di produrre giornalismo”. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma da fonti a lui vicine trapela, come è giusto che sia, grande soddisfazione. Pur con un repertorio così limitato (brevi frasi, a volte di senso compiuto), Tajani ha saputo intrattenere ogni giorno, per anni, un pubblico di ogni fascia sociale e di ogni età.
Nessuna dichiarazione dal suo grande rivale, Lollobrigida di Fratelli d’Italia, fermo a quota trecentomila. Ieri una modestissima apparizione, con misero logo di partito sullo sfondo, ha fatto pensare che il popolare Lollo abbia intenzione di abbandonare.
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