mercoledì 7 aprile 2021

Andiamo a prenderlo!

 

Dai organizziamoci, studiamo le mosse e andiamo a cacciarlo, quell'infame! Lo circondiamo: da una parte i baristi, dall'altra i ristoratori, al centro gli avventori e di lato i media, che non guastano mai! 

Ma chi dobbiamo stanare? 

Non lo so, ma sicuramente c'è qualcuno che non vuole far aprire i locali, ne sono sicuro visto le adunate, intrise, non per colpa dei manifestanti, pure di nero infame. 

Ma chi dobbiamo stanare? 

Ahh! Ancora? Non so di chi sia la colpa, ma ci sono aziende al collasso, ed è vero. Ci sono camerieri, baristi, cuochi, aiuto cuochi che sono alla canna del gas. I ristori ops! i sostegni non stanno arrivando e quelli che arrivano sono prese per i fondelli. 

Ma chi dobbiamo stanare? 

Ancora! Ve lo ripeto: non so di chi sia la colpa di queste chiusure, che sono simili ovunque basti pensare ai pub londinesi che forse, tra poco, riapriranno, In nessuno stato sono aperti ristoranti, credo, bar e quant'altro. Ma la situazione sta precipitando. Si, ok dicono che le misure dentro ai locali siano severissime, poi per caso, è successo, giri per la tua città sbirciando quando erano aperti, e vedi composizioni di umani tanto ravvicinate da udire in sottofondo il godimento di quel bastardo di Covid. Ma questo è un altro discorso. E poi c'è pure chi avanza l'idea che i ristor..ops! i sostegni siano poca cosa perché basati sulle dichiarazioni dell'anno prima... vuoi vedere che... 

Chiarisco la mia posizione: personalmente andare in un bar o al ristorante procurava una gioia immensa. Di conseguenza vorrei anch'io che tutto tornasse com'era fino a febbraio del 2020. Ma ci sono degli ovvii problemi legati al fatto che se ti siedi al ristorante, necessariamente, dovresti levarti la mascherina a meno che non desideri una flebo di spaghetti alle vongole. Conseguentemente i locali al chiuso che ti servono da mangiare sono i più esposti al contagio. E la colpa non è di nessuno. Stessa cosa dicasi per i bar. Quindi il nemico è sempre lui, la guerra va continuata comunitariamente contro il bastardo virale, senza cedimenti né tentennamenti di sorta. 

Vaccinazioni, distanze, divieti. La soluzione è sempre questa. Solidarietà a tutti coloro che stanno soffrendo le pene dell'inferno per la pandemia che continua ad uccidere senza pietà alcuna. 

Verrà il giorno in cui torneremo felici a sederci attorno ad un tavolo, gustando prelibatezze. Ma, ahimè, lo ritengo ancora lontano.   

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