lunedì 5 aprile 2021

Contatto diretto

 


Buongiorno, 

come sta, tutto bene, ha passato bene la Pasqua? La disturbo per alcuni chiarimenti sul suo operato, che ritengo indegno, da ribaldo di prim'ordine. Mi spiego: l'ho sentita cicaleggiare molto durante il governo precedente, quello retto dalla "Persona per bene" per intenderci; insani editti senza alcun ritegno, piagnistei degni di vlogger spasmodicamente intenti ad aumentar il parco buoi, perché di buoi si parla a mio modesto parere, eclatante esempio di tutto quanto fa spettacolo per continuare l'accaparramento insano e malevolo. 

Sembrava che foste alla canna del gas, il terrore vi portò a divincolarvi come anguille a Comacchio, temevate che la torta europea finisse in mani sbagliate e, soprattutto, non confacenti alle ovvie ragioni di egoismo; pensare che alcuni ceti sociali traggano benefici per un posizionamento migliore nella scala sociale infatti si rivelerebbe dannoso per voi, sempre attenti a mantenere le distanze, gozzovigliando ed infarcendo con stereotipi le supercazzole di cui siete portatori insani.

Venne dunque il Mario Draghi da voi adulato più che la Madonna in processione, il faro, l'Alfa e l'Omega, l'araldo della finanza quale fulcro risolvente ogni problematica, il simposio del dogma della staticità delle diseguaglianze, motore perenne per il buon andamento del banchetto epulonico infinito, con briciole pioventi sugli strati sottomessi all'eclatante brama, vostro cammeo di famiglia. 

Tutto cessò, il gorgoglìo mediatico si placò, i giornali, praticamente tutti di vostra proprietà, si trasformarono nei foglietti che trovi sulle panche alla domenica mattina nelle chiese, le giaculatorie divennero guida illuminante per molti, il comprendere che la situazione sarebbe mutata a vostro vantaggio consentì a lei, e alla sua ciurma, di ritornar alla prioritaria occupazione, quella di beffeggiar molti per ringalluzzir pochi. 

Ed oggi restano, al solito, parecchi quesiti che mi pregio ricordarle :

1)  Come mai lei e i suoi predecessori, non avete mai speso una parola, una sola parola, sull'enorme problema dell'evasione fiscale, che sottrae alla collettività almeno 100 miliardi all'anno? Alcuni sostengono che la ragione sia il fatto che non potete schierarvi esplicitamente in tal senso per l'ovvio motivo che molti dei suoi consociati risultino impelagati fino all'osso in occulte vicende legate ai paradisi offshore. Conferma? 

2) Ci sono evidenti forme di schiavismo lavorativo nel nostro paese, i rider che consegnano le cene e i corrieri di Amazon, per fare un esempio. Qual è la sua posizione al riguardo? 

3) I quotidiani, molti, non tutti per fortuna, omettono di raccontarci come si sia evoluta la produzione industriale. Mi spiego: prendo questi dati dal sito Contropiano, di matrice comunista, si lo so, solo pronunciare tale parola vi provoca eruzioni cutanee, ma occorre, mi consentirà, cercare dati sensibili in luoghi ove la lunga mano imprenditoriale stenti a raggiungerli, per addomesticarli; non vorrà, ad esempio, che mi possa abbeverare alla fonte sabauda di Repubblica - la Stampa - il Secolo XIX di proprietà di quel colossale affabulatore di fregnacce trasformatosi in capitano di finanza dopo aver ereditato dal nonno, che molti indorano ancora sviando dal fatto che fosse un accentratore di capitali, talvolta pare anche off shore, e che risponde al nome di John Elkann, tra l'altro accenditore di un credito verso lo stato di sei miliardi e, contemporaneamente, dispensatore di cedole azionarie verso la sua brigata, chiamarla banda mi sembrerebbe un pochetto forte, per un importo pari a 3,5 miliardi? No, non mi sembrava corretto cercare la verità in quegli anfratti! Quindi dal sito Contropiano, le trasmetto la seguente informazione: 

L’ennesima conferma che le “chiusure” a causa della pandemia non sono state affatto tali (o perlomeno non per tutti), arriva dall’indice Pmi sulla produzione manifatturiera rilevato a marzo da Ihs Markit. L’Indice del settore manifatturiero italiano ha registrato a marzo 59,8 punti, in salita dal 56,9 di febbraio e segnala il più grande miglioramento delle condizioni operative in 21 anni. Il dato è in linea con le attese degli analisti. Si tratta dell’espansione della produzione e dei nuovi ordini ai tassi più veloci in oltre tre anni. Inoltre l’ottimismo rimane elevato, e incrementa la creazione di posti di lavoro.

I dati di marzo hanno evidenziato l’ennesima accelerazione della ripresa del settore manifatturiero italiano – ha commentato Lewis Cooper, Economist di Ihs Markit, analizzando gli ultimi dati dell’indagine – sia la produzione che i nuovi ordini hanno registrato la maggiore espansione in oltre tre anni, e le aziende campione hanno riportato crescenti vendite e una migliore domanda da parte dei clienti. Di conseguenza, per far fronte alla maggiore mole di lavoro, le imprese manifatturiere hanno aggiunto ulteriore personale ed è rimasto elevato l’ottimismo“.

Tuttavia, rileva ancora Cooper, “le pressioni inflazionistiche continuano ad aumentare, i costi di acquisto hanno indicato il più veloce incremento in quasi dieci anni, causando un tasso di inflazione dei prezzi alla vendita quasi record, in quanto le aziende hanno cercato di mantenere i loro margini. La causa dell’aumento dei costi citata principalmente è legata ai ritardi nella catena di fornitura; i tempi medi di consegna, infatti, si sono allungati al livello maggiore dal picco pandemico di aprile scorso“.

Quindi come la mettiamo, Gran Visir dell'alterazione della realtà per scopi di bieco accaparramento? 

4) Non ho sentore di una sua presa di posizione riguardo alle molteplici chiusure di fabbriche per quel decentramento industriale che rappresenta un enorme smacco all'intelligenza comune, visto che nasce esclusivamente per l'insana smania dei suoi affiliati al maggior lucro imprenditoriale:  sarà stato informato, mi auguro, della chiusura di stabilimenti con ampi portafogli di commesse future - vedasi settori lavatrici, cappe per cucine etc - solo perché le suddette attività verranno decentrate in altre nazioni, come la Polonia, ove il costo lavoro è minore, in virtù del fatto che s'avvicina al famigerato "schiavismo 2.0"? 

In conclusione, presidente di Confindustria Bonomi: è chiaro e lampante che pervicacemente persegua i suoi obbiettivi, senza alcun scrupolo per l'attuale situazione pandemica italiana, evidenziando dati ed incutendo fobie mentre la realtà parrebbe essere totalmente differente. Ciò che ogni persona normodotata dovrebbe sperare è che la rinascita, la vittoria sul virus, che speriamo essere vicina, non riporti la nazione alle identiche conflittualità del pre pandemico, ma che lo sforzo della nazione possa limare quelle eclatanti differenze sociali, inasprenti la conflittualità nella società italiana. Tutto quello, par di capire, che lei non vorrebbe mai si realizzasse, essendo fautore di un ritorno specchiato a ciò che eravamo prima del marzo 2020.   

E' proprio per questo che la saluto senza alcuna stima!      

       

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