BUONGIORNO
Sdilinquimenti
di Mattia Feltri
Ieri i presidenti delle Regioni hanno scritto a Mario Draghi per sollevare due problemi la cui soluzione è vitale. Primo problema, riaprire le scuole superiori col settanta per cento di alunni in presenza è impossibile, perché sommamente pericoloso. Secondo problema, riaprire i ristoranti col coprifuoco confermato alle 22 è inammissibile, perché sommamente dannoso. Nel primo caso, il conseguente affollamento dei mezzi pubblici rischia di diventare una sagra del contagio, e organizzare gli ingressi negli istituti a orari scaglionati, per ridurre i contatti, è un impegno superiore agli sforzi di presidi e insegnanti. Nel secondo caso, se non si sposta il coprifuoco alle 23 i ristoranti non potranno riempirsi non dico come metropolitane, ma giù di lì, per la ragione che è triste uscire a cena e alzarsi da tavola alle 21.30, e di intristirsi non c'è né voglia né bisogno. Da un anno ci spacchiamo la testa sul dilemma del contemperare la tutela della salute con quella dell'economia, e lo stratagemma ha del prodigioso: le scuole no sennò riparte il Covid, i locali sì sennò non riparte il lavoro. Fra l'altro l'ingegnosa soluzione era sotto gli occhi di tutti, è infatti da inizio pandemia che le Regioni si dichiarano disarmate se si tratta di riavviare la scuola, ma sono armate fino ai denti se si tratta di riavviare i pub. Un animo vile e meschino potrebbe sospettare che studenti e insegnanti protestano per modo di dire, non bloccano le autostrade e soprattutto non votano, mentre i ristoratori sì, le autostrade le bloccano e poi votano. Ma io ho un animo squisito e nobile e mi sdilinquisco davanti al genio.
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