domenica 19 marzo 2023

Una grande Amaca!

 

Cow connection, la nuova serie
DI MICHELE SERRA
Appunti per scrivere la sceneggiatura di una serie tivù distopica. 

1 – Gli scienziati di mezzo mondo dicono che bisogna ridurre le emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento terrestre. 

2 – Alcuni governi decidono di intervenire, e tra gli altri provvedimenti annunciano di voler limitare gli allevamenti intensivi. 

3 – Gli allevatori insorgono per difendere i loro interessi e fondano un partito politico. 

4 – Quel partito, come primo obiettivo, accusa la scienza di mentire sul cambiamento climatico, e di farlo perché è asservita ai poteri forti. 

5 – Siti di estrema destra danno un nome a quei poteri forti, individuandoli nel Forum di Davos (ma potrebbe essere anche Soros, o Bill Gates, o il Gruppo Bilderberg), e sostengono che quella fondazione sta progettando di trasformare le fattorie dismesse in alloggi per migranti. 

6 – La storia ha molto successo sui social, inserendosi nel fortunato filone “finanza ebraica che vuole la sostituzione etnica degli europei bianchi con africani e asiatici per poter disporre di manodopera a basso costo”.

7 – Il partito degli allevatori trionfa alle elezioni e diventa il primo partito del Paese. 

8 – Nel mondo si estende la rivolta di singoli gruppi produttivi contro le misure di politica ambientale, fino a conquistare ovunque il potere e abolire le politiche ambientaliste. 

9 – Infine accade la tanto temuta sostituzione etnica: l’uomo si estingue e viene rimpiazzato dal ratto, più adattabile e intelligente.

I primi sette punti sono già realtà: è davvero avvenuto in Olanda. Il punto 8 e 9 saranno la base della seconda stagione della serie, nel caso ci si arrivi.

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