martedì 14 marzo 2023

Ucci Ucci!

 


Guardate questo signore, fissatevi bene la sua faccia in memoria: trattasi di Antonio Angelucci, signore feudale della sanità privata, autentica spina nel fianco del nostro sistema sanitario pubblico. 

Im-prenditore sopra le righe, possessore di svariate cliniche nel sud, sta ingigantendosi pure al nord, attraverso un sistema onnivoro e fuori dal comune. Editore già di Libero e del Tempo, attualmente sta perfezionando l'acquisto de "il Giornale" di proprietà della famiglia meneghina per eccellenza, il cui capostipite è il Silvio nazionale i cui scempi politici e finanziari saranno ricordati a lungo nella nostra storia. 

Con giornali a supporto, amicizie granitiche emanate dal Cazzaro, Angelucci è pronto al grande rapto sanitario i cui sintomi già si stanno manifestando nell'indifferenza generale di noi stolti sudditi di questa geronto-pluto-tecno-casta-crazia. Svegliamoci e osserviamo i segni di quest'arrembaggio che porterà ulteriori divisioni di ceti, martorierà sino all'estinzione un sistema da decenni svilito dai governi che ne hanno depotenziato le finalità, attraverso riduzioni di spesa per garantire più burocrazia, armi e flaccide scelte irrispettose della dignità del nostro stato. 

Osservate infatti i concorsi pubblici sanitari deserti, lo sfruttamento di medici d'urgenza che lasciano il lavoro divenuto schiavismo, la batufolata insonorizzata dell'entrata in campo di medici a gettone che con 5-6 giorni di lavoro guadagnano più dei colleghi assunti nel pubblico; ammirate le code eterne per ottenere un esame nelle asl e la rapidità con cui invece si riesce a fare un controllo nel privato abilitato dalle regioni e pagato da noi a prezzi più alti. Non è meraviglioso questo subdolo ed impercettibile sfiancamento della sanità pubblica? 

Ucci-Ucci Predator avanzerà sempre più, spalleggiato dai suoi giornali proni alla Caciottara Nera ed al Cazzaro, e quello che sino a poco tempo fa credevamo inattuabile, entrerà nella normalità, come il costo del carburante che da un euro è schizzato a due, per poi scendere a 1,7 euro/litro, lasciandoci soddisfatti e contenti e normalizzati all'aumento assimilato dalle nostre cervici sempre più sonnacchiose. 

Ucci-Ucci Predator vuole proprio questo: rendere normale andare in un centro privato convenzionato che "sembra un hotel a 4 stelle", con esami rapidi, diagnosi tempestive, che ci soddisfano, ma che costano alla collettività molto di più e che alla fine logoreranno oltremodo il sistema sanitario pubblico italiano, un'eccellenza a livello mondiale in declino, in disfacimento, in crisi sempre più profonda, per la gioia dello Squalo in foto. 

Gustiamoci la fine dei nostri diritti.  

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