giovedì 11 giugno 2020

Come da copione


Inevitabile, era inevitabile come fermarsi ad uno stop, ad un semaforo, come prendere l'ombrello quando piove: l'annuncio dell'assenza agli Stati Generali promossi dal Premier era inevitabile, scontato. 
Perché il rosicamento lo impone, perché gli improvvidi leaders non sanno più che pesci prendere, la loro ignoranza, il distacco dai problemi reali gli impossibilita a far squadra. Non sanno gli stolti che l'occasione dovrebbe essere per il bene del paese. Ma a loro non frega nulla dell'attuale momento, abbacinati da sempre solo ed unicamente dal potere, dalla probabile pioggia di euro che prima o poi arriverà. 
Il Cazzaro che parla oramai alla Luna, Sora Cicoria che ingalluzzita dai sondaggi freme per l'insperata visibilità che la potrebbe portare, Dio non voglia, ad assumere incarichi a nome e per conto del popolo. E il terzo, il cantore del rifugiato in Costa Azzurra, Taviani? Quello non conta nulla è a rimorchio. 
I due apparentemente sodali soffrono della loro incapacità ad imporsi, a contare qualcosa. Si accaniscono sulle macerie post pandemiche come i migliori coyote in circolazione. Non hanno finalità, traguardano la sera guardando al giorno dopo nella speranza di ottenere luci della ribalta che i sondaggi ancora gli assicurano, misteriosamente o meglio, visto che vi sono in giro energumeni che latrano per non poter ancora andare a frizzarsi in discoteca, forse la spiegazione è meno difficile del previsto. 
Questa parte d'Italia tenebrosa, incurante dei problemi enormi sul tavolo, intristisce infastidendo. 
Alcune volte vado a visitare i siti di questi scocciati attaccanti da sempre e per sempre a testa bassa la maggioranza, e trovo un florilegio di cazzate sparate in web con l'unico scopo di affievolire i consensi, ribaldeggiando e immettendo fakes immonde, baggianate per idioti. 
Questo è il paese che ci meritiamo, sommatoria degli sciacallaggi precedenti. Cerchiamo di rialzarci ma molti attaccano pesi affondanti lo sforzo che dovrebbe essere comune. 
La speranza è che, sulle note di non ti curar di loro, subentri in molti la consapevolezza che pochi stanno affannandosi per riportar pace e serenità. E non è detto che ci riescano. 

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