Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutte a seni, e che seni, e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, ad ingalluzzire, e a prender corso e figura di gnocca, tra due promontori a destra e a manca, e un’ampia fruttiera con meloni dall’altra parte —-
La fruttiera, formata dal deposito di tre sferoni, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: (e qui non tocco nulla.. il Maestro ha già detto tutto!)
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