mercoledì 24 giugno 2020

A quale scopo?



Perché, a che scopo dare questa notizia? Per commiserarci, per alludere a qualche inettitudine? 
Ragioniamoci un attimo: abbiamo avuto 34mila morti in Italia, migliaia di persone hanno sofferto oltre ogni immaginazione, siamo stati diligentemente in lockdown per mesi. E dunque? Che cosa ci vuol comunicare il sito web di Repubblica? 
Constatiamo che ci sono meno turisti, una normale conseguenza della pandemia appena passata, e forse non del tutto. Sarà dunque un allarme, ma anche qui chi poteva prevedere altro in merito? 
Sarà che sono prevenuto ma ci vedo un pizzico, un velo di ricerca di colpevolezza rivolto a chi attualmente sta in cabina di regia. Che avrebbe dovuto fare il governo? Sorvolare, minimizzare, tralasciare il disastro pandemico? 
Meno turisti, spiace ma era prevedibile. E già che ci siamo: perché non approfittare di questa carestia per riorganizzare il flusso turistico in modo che non leda più alla decenza dei nostri amati siti che il mondo c'invidia? 
Occorre essere chiari in materia: non esiste un turismo decoroso che si leghi ai forsennati assembramenti di posseduti demonicamente i quali, sbraitando e sbuffando, con moto ondivago tendente al bizzarro, si muovono compatti attorno ad un'opera d'arte, sia essa un quadro o un palazzo storico, nella più classica delle predisposizione "ad minchiam" 
Il rispetto della bellezza, vuoi un museo, un porticciolo, una tramonto da una terrazza, o per un calle veneziano, passa inesorabilmente con la rilassatezza, la compostezza e il numero giusto di visitatori. 
Tralasciando quindi lo stupore per il calo di visitatori, che avrebbe previsto pure Sora Cicoria, il governo tenda a organizzare una degna filosofia turistica, per il buon nome della nazione e per il quieto vivere di tutti. Anche degli idioti.     

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