Fiumicino, il Comune corre per la quarta pista dell’aeroporto cara ai Benetton
DI GIANNI DRAGONI
In pieno periodo di festività natalizia si è riunita ieri la commissione consiliare competente su urbanistica, edilizia, Riserva del litorale. All’ordine del giorno la “proposta di riperimetrazione” della Riserva naturale statale del litorale romano, “finalizzata al progetto di ampliamento dell’aeroporto Leonardo da Vinci”. È scattata così la procedura accelerata per dare il disco verde alla richiesta di AdR, la società di gestione dello scalo, di modificare i confini della “Riserva naturale” e superare gli ostacoli al piano di espansione dell’aeroporto.
In commissione è intervenuto Baccini, forte della delega all’urbanistica che ha tenuto per sé. Il sindaco di solito non partecipa alle commissioni, ma la posta in gioco è alta e non ha voluto far mancare il suo sostegno. E il disco verde c’è stato, anche se la commissione ha solo funzioni consultive, non vota.
Baccini ha illustrato una proposta di delibera favorevole alla “riperimetrazione” della Riserva naturale e alla quarta pista, che sarà portata all’approvazione del consiglio comunale previsto il 13 gennaio, malgrado le preoccupazioni di larga parte della popolazione, manifestate da anni dal Comitato FuoriPista e, nella seduta di ieri, dai consiglieri di opposizione, Pd, Avs e Lista civica. Si temono l’aumento del rumore causato dall’incremento del traffico e altri effetti nocivi sulla salute, oltre ai danni all’ambiente. Il passaggio chiave è la “riperimetrazione” della Riserva naturale di Fiumicino. Con l’ampliamento del sedime aeroportuale 151 ettari verrebbero sottratti alla Riserva che per legge è intoccabile, a meno che non venga compensata con altre aree idonee.
Il progetto di AdR, inoltrato al Comune di Fiumicino dall’Enac, l’ente pubblico dell’aviazione, prevede però una compensazione solo parziale del terreno della Riserva che verrebbe mangiato dalla nuova pista. Verrebbero restituiti solo 80 ettari, con una sorta di spezzatino, sono aree oggi sparse sul territorio. Altre aree verrebbero recuperate da terreni agricoli, mettendo a rischio 5-600 posti di lavoro.
Il controverso progetto voluto dai Benetton dunque va avanti. Baccini ha detto che il prossimo consiglio comunale voterà anche una bozza di accordo tra il Comune e “il proponente”, che sul piano formale è l’Enac, ma nella sostanza è AdR, cioè la famiglia Benetton.
Secondo AdR l’ampliamento è necessario per il previsto raddoppio dei passeggeri dai 51 milioni di quest’anno a 100 milioni entro il 2050. I Benetton mettono sul piatto 9 miliardi di euro di investimenti, una somma che fa gola alla politica. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è allineato con gli ex azionisti di Autostrade. Il Comitato FuoriPista osserva che il numero dei voli a Fiumicino è lontano dalla saturazione e che “le previsioni di traffico di AdR sono sovradimensionate del 25%”. “In commissione abbiamo sollevato questioni sulla tempistica così abbreviata per una discussione che meriterebbe maggiori approfondimenti”, ha detto al Fatto Barbara Bonanni, consigliera di Avs. “A mio avviso oggi non risultano trattati in maniera approfondita tutti i problemi che potrebbero manifestarsi. Inoltre non è stato fatto uno studio epidemiologico sui rischi per la salute della popolazione”.
Se, come appare scontato, il consiglio comunale approverà la delibera proposta da Baccini, dovranno pronunciarsi entro 60 giorni la Commissione Riserva del ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio. In caso di parere favorevole, la pratica avrà bisogno di un decreto del ministero dell’Ambiente.
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