Dico, ma non lo trovate fantastico, meraviglioso, incredibilmente affascinante?
Che cioè Dudi, il figlio di colui che per trent'anni ci afflosciò intellettualmente, durante l'Era del Puttanesimo, non curante di tutto quello che dovrebbe essere normalità, visto che in democrazia, di default, chi detiene un potere mediatico non dovrebbe avere influenze o possedimenti in politica - ciao core!- ha appena avuto la sfrontatezza di liquidare il fagocito Tajani dal perenne rutto libero, asserendo che servano forze e facce nuove nel partito azienda fondato dal babbo, assieme all'amico fraterno Dell'Utri colluso con la mafia.
Ma il nocciolo non sta nello sfanculamento del cacciatore di laute cene, bofonchiante e per l'anomalia di qui sopra pure ministro degli Esteri!
Sta nell'incredibile dichiarazione di uno che dirige un enorme concentramento di potere mediatico chiamato Mediaset e che si permette il lusso di confermare l'appropriamento indebito di un partito politico; sta nell'affloscio democratico, nella stortura del potere, risiede nel conflitto d'interesse mai affrontato e combattuto da chicchessia.
In questa nazione allo sbando un AD di una società con tre canali televisivi nazionali si permette il lusso di licenziare un segretario di partito perché considera lo stesso di sua proprietà, alla faccia di statuti, direzioni politiche, consigli, organi direttivi.
E questa anomalia è la causa di tutto quanto sta infierendo sulle nostre libertà, sulla nostra dignità.
E nessuno, dal Colle allo strapuntino di un'opposizione acefala obietta alcunché. Nulla di nulla!
Che tristezza!

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