mercoledì 18 gennaio 2023

Non è un paese per giovani

 


Siamo invasi da peti trasformati in grande notizie: saldi, Sanremo, accise, primarie Pd, e non ci soffermiamo ormai più sulle nefandezze che questa società dispensa ai giovani, vedi mondo del lavoro in primis. 

L'eclatante caso di sciatteria statale in foto raggruma l'intero iceberg, il macigno dell'attuale organizzazione lavorativa, frutto di angherie decennali, di razzie filosofiche perpetrate da Bimbiminkia e soci, dove una volta in pensione puoi ritornare senza alcuna fatica passando dalla finestra, mentre moltissimi con gran parte del futuro ancora da scoprire, sistematicamente vengono vessati dall'orda barbarica che si è impossessata di queste povere terre. 

Giuseppina Giuliano, 29 anni da Napoli ha vinto un concorso da bidella a Milano... già qui parte il primo vaffanculo verso chi ha cogitato e organizzato un abominevole scempio culturale di tale portata, offrendo un lavoro a Milano a una ragazza che abita a Napoli, e accludo pure la speranza che i geni di tale sistema trascorrano molte notti sul cesso a meditare. 

Giuseppina preferisce prendere il treno tutti i giorni da Napoli a Milano e ritorno, piuttosto che accettare loculi meneghini al prezzo minimo di 650 euro al mese! Ed ecco il secondo vaffanculo: verso chi dovrebbe controllare gli affitti e non lo fa. Verso chi diabolicamente mette poche risorse per affrontare bastardi senza alcuna gloria che s'approfittano di studenti e giovani lavoratori proponendo loro catapecchie a prezzi da arresto. 

Nel 2023 quindi una giovane s'alza alle quattro tutte le mattine, vive nove ore in treno per lavorare per una mancia statale di 1150 euro mensili, tornando a casa sua dopo le 23! E questo perché si permette a molti di lucrare senza alcuno scrupolo, senza normative, senza multe, senza denunce, sulla pelle di poveri cristi ancora speranzosi nel domani. 

A mio parere si dovrebbero aprire centri di ricondizionamento sociale in puro stile maoista e ficcarci dentro tutti questi sciacalli che allegramente razziano su sentimento e ragione, protetti da chi della politica ne ha fatto un mestiere.

Buon viaggio e lavoro Giuseppina! Mi scuso a nome di tutti i sani di mente!   

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