mercoledì 25 gennaio 2023

Chiarisco



Mi dichiaro contrarissimo all’ennesimo invio di armi all’Ucraina, a questa escalation molto pericolosa per tutti gli esseri umani, a questo andare dietro a questo appisolato anziano che ci fa credere che con la forza piegheremo le belliche volontà di un aggressore che sappiamo storicamente mai e poi mai s’arrenderà. Mi rifiuto di condividere la scelta politica di spendere altre centinaia di milioni in armi per mano del Crosetto che fino a poco tempo fa rappresentava le italiche industrie belliche, mentre nel paese molti sono attanagliati da seri problemi economici. La guerra, ogni guerra, ogni conflitto, è una pazzia che foraggia multinazionali di morte. È l’unico concetto valido e da normodotato, proferito da Papa Francesco. Ogni altro tentativo di convincermi al proposito resta vacuo e vano. Solo il confronto, la dialettica, lo scendere a patti in prospettiva di pace rimangono l’unica via, stretta, per costruire un mondo migliore. L’escalation guidata dall’appisolato statunitense - a proposito: mi raccomando dategli il Nobel per la Pace come avete fatto con altri - l’accondiscendenza di un governo che non mi rappresenta, il bellicismo eclatante della Nato, costituiscono motivo d’inasprimento della già troppo cruenta guerra in corso. Il messaggio del presidente ucraino al festival di Sanremo oltre ad essere fuori luogo, ribadisce la sua speranza: farci entrare nel conflitto. Una pazzia spacciata per umanità, ad uso e consumo degli allocchi. Che siamo noi!

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