mercoledì 17 febbraio 2016

Ohibò!


Cascano come pere mature i delinquenti che come stolti insuperabili continuiamo a mettere al comando, nei posti di potere. 
E come la ciliegina nobilita la torta, la sanità è la leccornia per tutti questi diversamente umani. 
E' un potere corrotto, onnipresente, immarcescibile, indistruttibile! 
Come poter pensare, sperare in un cambiamento? 
Dove sono gli uomini retti, capaci di condurre la vita pubblica lontani da buste, sotterfugi, rettitudine?
Dove possiamo guardare, dove possiamo sperare di trovar persone oneste?
Indubbiamente ce ne sono, ci mancherebbe! Ma forse se ne stanno lontani e distaccati, silenti ed immobili con lo sguardo triste a rimirar il turbinio selvaggio di questa politica di merda. 
Ogni tanto spunta un fungo avvelenato, vedasi il caso fresco fresco della sanità lombarda. Partono arresti e dichiarazioni tetre di chi cerca di distaccarsi dal "mariuolo" di turno, rischiando al solito di passar per fesso. 
Maroni ad esempio: dichiara di essere incazzato. Bene, anche noi! 
Ma il neo carcerato Rizzi che, presa per il culo omnia, fu il riformatore della sanità lombarda, è a detta di tutti un fedelissimo del Governatore! 
Come pensare che Maroni fosse all'oscuro di tutto? 
Il problema è un altro: siamo circondati da malviventi che speculano sulla povera gente. E' un refrain oramai arci stancante. La sanità ovunque è vista come un pozzo di S.Patrizio, una grotta ove prelevare ricchezze e sostanze destinate ai bisognosi. Hanno un pelo sullo stomaco incredibile, questa gentaglia assatanata di bigliettoni fruscianti. Gentaglia che dovrebbe essere spedita su un'isola ad aspettare la fine della miserrima esistenza. 
Il progetto Lombardia, presentato come eccellenza, nasce nella notte dei tempi, allorché il braccio di cemento armato di Comunione e Liberazione, la Compagnia delle Opere, attraverso una capillare unione politica e di società in apparenza linde e candide, mise in atto una degenerativa e sistematica canagliata, privilegiante il privato a scapito del pubblico, che mediante una enorme convenzione economica statale, ha alimentato un mostro che, annichilendo la concorrenza, ha gestito avidamente i circa 18 miliardi annui di spesa sanitaria lombarda. Emerge, pare, una figura primordiale ed attualmente senatore a Roma: il Celeste, il memores Domini per antonomasia, il Formiga di tutti loro. 
Da quegli anni tutto si è auto ristrutturato. Non c'era mattone o siringa o cerotto da acquistare che non fosse parte del sistema. E il nuovo Governatore ha continuato sulla stessa strada, limando e cercando di rendere pulita e seria la triste realtà. 
Pare però che non ci sia riuscito, che il mostro sia come non mai in salute(!!!)
Che fare oltre a piangersi addosso?
Avrei una proposta: sparigliare tutto, obbligare i responsabili, i direttori Usl a pubblicare i loro redditi, le loro proprietà prima di iniziare l'incarico ed al termine. 
Obbligare tutte le società che partecipano a gare pubbliche a pubblicare, una volta assegnato l'appalto, il prezzo, la qualità del materiale offerto e lo sconto applicato (forse lo fanno già ma in modo molto nascosto). 
Pagare meglio tutti gli amministratori della sanità pubblica, gli incaricati della parte commerciale. 
E soprattutto rendere chiaro un aspetto: in caso di furto o turbativa d'asta o manomissione delle regole dei bandi di gara, pena certa, certissima, senza sconti, senza nessun cazzo di possibilità di sperare in una riduzione: diciamo dai cinque ai dieci anni fatti bene e diligentemente. 
Ma questi sono purtroppo sogni che in nessun modo potranno sbocciare; non vedo in giro nessun masochista, nessun Tafazzi che si auto percuota i testicoli!
E' il sistema bellezza!     

Nessun commento:

Posta un commento