martedì 9 aprile 2024

L'Amaca

 

L’amaca
I problemi del Pd sono del Pd
No, Conte non è stato delicato con Schlein, e ha dato l’idea di voler mettere a profitto le vicende pugliesi pro domo sua (è la politica; prevede anche i colpi bassi). Ma il problema delle infiltrazioni di vecchi e nuovi marpioni, ai quali della sinistra importa un fico secco (nemmeno sanno che cosa sia), e adoperano il Pd come mero strumento di potere e di carriera, c’è; è grosso come una casa, soprattutto al Sud; e se ne parla almeno da un paio di decenni.
È anche il lungo strascico di una fusione a freddo, quella con gli ex democristiani, che ha fatto del Pd, tra tante altre cose, anche un ricovero per le clientele rimaste senza casa. Per quanto Conte possa speculare sugli incidenti del Pd, quegli incidenti ci sono, e sono, con ogni evidenza, un problema del Pd.
Nell’impuntatura di Schlein sulle candidature europee non è difficile leggere la volontà di rivendicare l’autonomia della sua giovane governance. È quasi impossibile che riesca a spuntarla, ma è del tutto naturale sperarlo. È aliena al vecchio mondo nel quale le tocca affondare le mani, ma in fin dei conti è proprio per questo che ha vinto le primarie. Chi ha votato per lei non sa e non vuole sapere niente dei pasticci locali, dei capi tribù e dei trafficanti di voti. Ha visto una ragazza energica, nuova, e ha immaginato che farla capo volesse dire levare potere ai vecchi marpioni. C’è sicuramente qualcosa di ingenuo, in questa scelta, e perfino di “impolitico”: Bonaccini, politicamente parlando, dava più affidamento, era ed è più solido.
Ma se pensate a De Luca, o a Emiliano, il loro contrario è Schlein. De Luca lo sa bene e non perde occasione per ribadirlo; e forse anche Conte lo sa, e teme, di Schlein, la giovinezza e l’incapacità di calcolo.

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