domenica 23 luglio 2023

Tomaso e Patrick

 

La buona scelta di Patrick Zaki: una lezione per l’università
DI TOMASO MONTANARI
“La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza”. Le parole del portavoce di Amnesty Italia descrivono una scelta che può apparire strana solo in un mondo rovesciato, dove i governi non sono al servizio delle persone, ma le persone e le loro sorti al servizio dei governi e del loro consenso. L’arrivo di Patrick Zaki a Ciampino sul volo di Stato sarebbe stato funzionale alla photo opportunity attesa da Giorgia Meloni: un’occasione ghiotta per ripulire l’immagine del governo di Cutro. La reazione scomposta di “Libero”, che ha subito dato all’’“egiziano” dell’ingrato, la dice lunga. Ma la lezione più profonda di questo piccolo, eloquente episodio sta nella dichiarazione di Zaki che egli avrebbe fatto lo stesso con qualunque altro presidente del Consiglio. Quella lezione riguarda la capacità di rimanere indipendenti dal potere, e in particolare dall’esecutivo, valida non solo per i difensori dei diritti umani, ma anche per i ricercatori: per tutta l’università, il mondo in cui Zaki è cresciuto. Lo aspetta a Bologna la festa della sua Alma mater studiorum, ma è lui a portarle il regalo più prezioso: un gentile ma fermo rifiuto di essere fagocitato dalla politica. Quando il potere politico americano voleva costringerlo al giuramento maccartista contro il comunismo, il grande storico Ernst Kantorowicz (che non era certo di sinistra) scrisse che “Ci sono tre professioni che hanno il diritto di portare la toga e sono il giudice, il prete e il professore. Quest’abito attesta la maturità mentale di chi lo porta, la sua indipendenza di giudizio e la sua diretta responsabilità verso la sua coscienza. Sono le ultime professioni che dovrebbero accettare di agire sotto costrizione”. Nell’Italia di oggi, rettori e professori tendono a dimenticarlo: il gesto di Zaki ce lo ricorda con straordinaria efficacia.

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