domenica 30 luglio 2023

Cina e spie

 

Body-scemi
di Marco Travaglio
Non male questi giornaloni che denunciano le fake news dei complottisti e intanto inventano fake news e complotti talmente ridicoli che, al confronto, è persino plausibile quello dei vaccini per controllare la popolazione mondiale con microchip sottopelle e tatuaggi quantici. Dopo anni passati a braccare hacker, hater e troll russi intenti a ribaltare tutte le elezioni dell’orbe terracqueo, ora l’ordine di scuderia è portarci in guerra contro la Cina facendoci sospettare di tutto ciò che viene di lì: da Tik Tok alle nuvole di drago. Ieri il nostro complottista anticomplottista preferito, Francesco Verderami del Corriere, ha messo ko il nuovo Impero del Male, a cui il solito Giuseppe Conte aveva spalancato le porte d’Italia. Tenetevi forte: “Una nota dei Servizi ha acceso un faro sulla sperimentazione delle ‘telecamere indossabili’ per i poliziotti… Un’operazione pilota fatta con una dozzina di apparecchiature” per “vagliare la funzionalità del sistema prima di assumere una decisione”. Avete capito bene: 12 videocamere “cinesi” (strano, vista la nota pippaggine della Cina nel settore). Tutta colpa del Conte-2 che nel 2020 indisse la gara. Vinta dai cinesi? Macché: da “un consorzio di aziende” guidato da Accenture, multinazionale di consulenza con sede a Dublino e capitali e vertici americani. Ma c’era pure un’altra società. Cinese? Macché: “italiana”, ma con “legami con la Cina”. L’operazione è “priva di rischi” e “tutto si è svolto nella più assoluta correttezza”. Ma tanto basta al Corriere della Nato per farci un’intera pagina dal titolo: “Le bodycam destinate ai poliziotti, un filo con la Cina allarma gli 007. Comprate per un test sotto il governo Conte”. La terribile “informazione è giunta ai rappresentanti del Copasir”: fortuna che lì vigila la premiata ditta Borghi (Iv) & Sensi (Pd), da anni in guerra contro le videocamere di sorveglianza cinesi “installate nelle procure, all’aeroporto di Fiumicino, nel centro di produzione Rai” e addirittura “a Palazzo Chigi”.
Ora si studia “un’apposita legge” per escludere dalle gare le aziende cinesi (viva il libero mercato) e riservarle a quelle “europee o americane” (vuoi mettere la soddisfazione di farti spiare dagli Usa, che già lo fanno da anni anche sui capi di governo e di Stato “alleati”). E bisogna affrettarsi: se i medici russi accorsi in pandemia all’ospedale di Bergamo riuscirono a spiare il Covid orobico, ben più prelibato di quello moscovita per farci il vaccino Sputnik, e persino a perlustrare a distanza le basi Nato di Ghedi (Brescia) e Amendola (Foggia), figurarsi quali segreti potrebbe carpirci Pechino con 12 telecamerine addosso ad altrettanti poliziotti. Senza contare le food-cam nascoste dagli 007 di Xi Jinping travestiti da cuochi negli involtini primavera.

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