“Dirigo i miei lenti passi (più rapidamente di quanto penso) al portone per salire di nuovo in casa. Ma non entrò; esito; proseguo. Praça da Figueria, sbadigliando mercanzie di vari colori, popolandosi di compratori mi copre l’orizzonte di girovago. Avanzo lentamente, defunto, e la mia visione non è più mia, non è più niente: è quella dell’animale umano che ha ereditato senza volere la cultura greca, l’ordine romano, la morale cristiana e tutte le altre illusioni che formano la civiltà all’interno della quale io percepisco.
Dove saranno i vivi?”
(Fernando Pessoa - Il libro dell’ inquietudine)
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