mercoledì 19 novembre 2025

Affarismi


Resort e negozi di lusso
gli affari arabi del tycoon
Trump in Arabia davanti a un plastico con i piani per Diriyah
DI GABRIELLA COLARUSSO
Un resort alle Maldive, e forse una città del lusso nel cuore storico dell'Arabia Saudita: con Bin Salman, alla Casa Bianca arrivano anche nuovi affari per la famiglia Trump. Nulla di nuovo per il tycoon, che ha fatto del business una leva dell'ascesa politica, e da presidente si è affidato agli immobiliaristi per condurre le più importanti partite diplomatiche, soprattutto in Medioriente. Ma nel giorno del vertice che cementifica l'alleanza tra Riad e Washington, l'annuncio fa rumore e attira anche l'attenzione della Sec, l'autorità di regolazione americana.
La Trump organization, il gruppo che gestisce tutte le imprese economiche della famiglia presidenziale, e la saudita Dar Global, società quotata alla Borsa di Londra, costruiranno un resort di lusso alle Maldive e puntano a finanziarlo vendendo criptovalute a investitori statunitensi. A confermarlo è stato Ziad El Chaar, uomo d'affari di origini libanesi, da anni legato ai Trump per business, che spera «di finanziare fino al 70%» il Trump International Hotel alle Maldive con le monete virtuali basate sulla tecnologia blockchain.
Dar Global è il braccio internazionale della saudita Dar Al Arkan, che si occupa di progetti immobiliari di lusso, ed è uno dei principali partner esteri della Trump Organization: insieme hanno sette progetti in fase di sviluppo, tra cui una torre di 80 piani a Dubai, un resort di golf in Qatar e hotel e residenze di lusso in Arabia Saudita e Oman. Un connubio che non sembra preoccupare El Chaar: «Ovviamente, con il marchio Trump, c'è di mezzo la politica, ma non è una cosa che ci riguarda», ha dichiarato alla Reuters. «Siamo felici di portare il nostro brand alle Maldive, in collaborazione con Dar Global», ha confermato Eric Trump, terzogenito di Donald e vicepresidente della Trump Organization. «Prevediamo che questo innovativo modello finanziario stabilirà un nuovo parametro per gli investimenti in campo immobiliare».
La Trump organization avrebbe messo gli occhi anche su un altro progetto multimiliardario, il più imponente di real estate saudita: la costruzione di hotel di lusso e negozi nell'antica città di Diriyah, la culla del regno, casa natale della dinastia Saud e patrimonio Unesco. Mbs vuole investirci 63 miliardi di dollari e a maggio portò Trump a visitare il sito. Il New York Times ha parlato con Jerry Inzerillo, amministratore delegato della società che gestisce il progetto e «amico di lunga data» del presidente Trump: «Non c'è ancora nulla di annunciato, ma presto lo sarà», ha spiegato l'imprenditore.

Amici, affari, politica: la nuova linea della Casa Bianca l'ha chiarita Jared Kushner, il genero di Trump, anche lui in affari con il fondo sovrano saudita attraverso la Affinity Partners: «Quello che la gente chiama "conflitto di interessi", Steve Witkoff e io lo chiamiamo "esperienza e rapporti di fiducia che abbiamo in tutto il mondo", disse a ottobre in un'intervista alla Cbs. Un mese prima, Affinity aveva acquistato insieme al fondo sovrano saudita Pif e Silver Lake Management il colosso dei videogiochi Electronic Arts. Un affare da 55 miliardi di dollari. 

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