Sterco

Me lo domando da alcuni giorni: se un farmacista vendesse una medicina sbagliata e questa causasse problemi all’acquirente, sarebbe giustamente a rischio la sua licenza? Se un meccanico riparasse un’auto e questa dopo qualche chilometro si schiantasse contro un muro, non si farebbe una nomea d’incapace desertificando la sua azienda? E se un pilota d’aereo sfiorasse le guglie di una cattedrale in fase d’atterraggio, continuerebbe ad avere la licenza? È allora ecco il quesito: perché a questo pseudo giornalista che infangò la neo sindaco di Genova Silvia Salis a pochi giorni dal voto con una fetecchia di accuse montate ad arte grazie all’imput di un fascistello regionale è ancora concesso scrivere su un giornale che tra l’altro si chiama La Verità? Proprio in questi giorni si sono festeggiati i 25 anni di un altro quotidiano umoristico, Libero, guidato dallo scodinzolante Sechi! Qualcuno per caso ha soppesato le tonnellate di sterco notizie sparate in venticinque anni dal “Libero di dir cazzate?”
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