Ma non era la Russia la minaccia più grande?
DI DANIELA RANIERI
“La Germania sta valutando la partecipazione alla campagna militare di Israele contro l’Iran”, avverte una vellutata agenzia. Netanyahu sta facendo così bene a Gaza e in Cisgiordania che va premiato con un rinforzino occidentale in Iran (mentre continuano le sanzioni a Putin, visto che hanno funzionato alla grande).
A proposito: ma non era la Russia “la minaccia diretta e indiretta più significativa per l’Ue e la sua sicurezza, nonché per la sicurezza dei Paesi candidati e dei partner dell’Ue”, come recita il cosiddetto Libro bianco sul futuro della Difesa europea approvato dalla Commissione per giustificare il piano di riarmo della Von der Leyen, ex ministra della Difesa tedesca? Non aveva detto la ineffabile Alta rappresentante per la Sicurezza dell’Ue, la estone Kaja Kallas, che “la Russia è una minaccia diretta per l’Europa, una minaccia globale a 360 gradi”? Non aveva votato gioiosamente Sì, l’Europarlamento, alla Relazione sulla politica di Sicurezza e Difesa che dispone il riarmo da 800 miliardi di euro, sforando sul sacro debito dei singoli Paesi e togliendo risorse a ospedali, pensioni, etc., al fine di impedire ai cosacchi di far abbeverare i cavalli alle fontane di San Pietro? Non avevamo parlato delle 6 mila testate nucleari russe, sostenendo, per mezzo dei commentatori più scafati, che “Putin sta bluffando e non userebbe mai l’atomica”, fermo restando che la Russia restava la più grande minaccia all’integrità dell’Europa eccetera? E soprattutto: mentre compilavano quelle scemenze, i geni Ue (e Nato) non si erano accorti della minaccia rappresentata dall’Iran con le sue testate nucleari (che attualmente ammontano al numero di zero)? Delle due, l’una: o sono tonti, o hanno scritto una bugia. Piuttosto: non sono riusciti a catechizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di muovere guerra alla Russia per difendere l’Ucraina, Paese non Ue e non Nato; non sono riusciti a scaldare i cuori di chi si oppone allo sterminio dei palestinesi, continuando a vendere armi a Israele perché le decine di migliaia di bambini massacrati insidiavano “il diritto di Israele a difendersi”. Ora spostano il fronte di guerra sull’Iran: a chi sta simpatico un regime teocratico che impone il velo alle donne? Intanto, mentre “Netanyahu fa il lavoro sporco per noi” (Merz) provocando la terza guerra mondiale, la Germania assapora l’atroce paradosso che nella Storia qualcun altro (ebrei sopravvissuti all’Olocausto) sta scientemente annientando un popolo.
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