Cari amici, anzi cari fratelli dell'Atletico Madrid!
Vi sono vicino in questo momento di desolazione, d'inspiegabile senso d'avversità che v'attanaglia il core!
Vivere in una fantastica città come Madrid e convivere con i regali rivali vincitori di ben 15 Coppeconleorecchie non è assolutamente facile. Per niente!
Penso con deferente compassione alla finale Champions da voi persa sempre ai rigori nel 2016, penso a ieri sera, a quel rigore tirato scivolando, annullato avendolo toccato con due piedi la sfera; al rigore decisivo che ha piegato la mano del vs portiere.
M'immagino questa mattina nei bar allorché qualcuno dell'altra sponda vi ha accolto col classico sorriso più mefitico di una scudisciata su una ferita aperta.
Fratelli dell'Atletico vi ammiro per la vostra capacità di continuare a testa alta ad assorbire gli effetti carognosi della sorte per voi incommensurabilmente peripatetica, le giornate trascorse a meditare furtivamente sui trionfi dei vostri cugini, gli slalom evitanti i realmadrilisti perennemente a caccia di voi, fieri ma sfottuti da tempi immemori.
Da milanista ringrazio gli olandesi che ci hanno sbattuto celermente fuori dalla competizione evitandoci il pericolo di vivere momenti infausti come quelli di ieri sera. Non avrei sopportato un'onta tanto bestiale se, ad esempio, ai nostri cugini, che amiamo tanto, la peripatetica sorte di cui sopra c'avesse riservato un trattamento simile. Cosa avrei fatto ieri sera al termine della disfida? Le stesse cose che feci allorché gli albionici della città dei Beatles vinsero la finale dopo che vincemmo per 3 a 0 il primo tempo: film di Stanlio e Ollio come se piovesse per lenire il dolore, inutilmente, visione delle gesta del Cigno, sempre lacrimose ma non adatte al baratro in cui piombai; mattina successiva in bianco e nero, senza alcun colore, apatia, senso di vertigine, vuoto incolmabile, frasi a caxxo tipo "ma è solo un gioco!" - "sbattitene le gonadi" - "come si fa a rattristarsi per un pallone?" etc
Voi invece avete un altro spirito che vi invidio molto. Sopportate oltremodo le angherie del fato, vi rialzate come nulla fosse istantaneamente, pronti alla prossima sfida che, nel vostro intimo, già sapete essere Cervino da scalare con le ciabatte da mare, vedasi lo scudo ispanico che vi vede ancora nella terna dei possibili vincitori.
Sarò idealmente al vostro fianco. Mai abbattersi! Vamos!
Nessun commento:
Posta un commento