sabato 13 gennaio 2018

Ottimo articolo


sabato 13/01/2018

L’incandidabile (non) presidente fantasma


di Enzo Marzo


Ora è ufficiale. Berlusconi ha reso noto il simbolo elettorale di Forza Italia. Ci sarà il suo nome e la scritta PRESIDENTE, anche se incandidabile. Presidente, poi, di che non si sa. Certamente non di Forza Italia, di cui fu presidente solo fino al 2008. Ritornò a essere presidente nel 2009, ma del “Partito delle libertà”, che si spaccò e scomparve però nel 2013. Da allora è risorta Forza Italia, che non si è mai riunita in congresso e di cui Berlusconi non è presidente, semmai il padrone.

La democrazia in Forza Italia, fin dalla sua fondazione nel 1994, è un fantasma marcio. Il partito in 24 anni ha celebrato solo due congressi, di cui l’ultimo nel 2004. Lo statuto del partito, pubblicato sul sito ufficiale, prevede: (Art. 19) “Il Presidente del Movimento Politico Forza Italia è eletto dal Congresso Nazionale secondo le modalità previste da apposito Regolamento. Resta in carica 3 anni e può essere rieletto”. Carta straccia. Sono trascorsi quattro anni: nessun Congresso, nessun presidente di Forza Italia. Peraltro lo stesso sito ufficiale, quando si occupa degli organi statutari riporta soltanto i coordinatori e i comitati regionali, ma non ha traccia né della presidenza né di altri vertici. Solo un sistema politico profondamente marcio come il nostro può tollerare la partecipazione alla competizione elettorale (finanziata pubblicamente) di un simile partito antidemocratico. Non si può fare legittimamente un confronto nemmeno con Kim Jong-un, che è sì anch’egli “presidente eterno”, ma almeno 19 mesi fa ha celebrato un Congresso con 3 mila delegati. E si è fatto in qualche modo legittimare. E in più non risulta che il dittatore nordcoreano abbia mai frodato lo Stato o comprato un deputato dell’opposizione. Tutto ciò non ci scandalizza, conosciamo da sempre Berlusconi e gli altri pregiudicati (il colluso con la mafia Dell’Utri, e Previti, corruttore di magistrati per conto di Berlusconi) che hanno fondato Forza Italia. Ci preoccupa semmai moltissimo l’intorpidimento dell’opinione pubblica manipolata dalla pressoché totalità dell’informazione, compresa quella pubblica, e l’indifferentismo e l’amnesia dilaganti. Nonché l’ignoranza dei giovani che chissà se sanno qualcosa di questo novello Cincinnato dal passato vergognoso. Eppure patiscono sulla loro pelle il suo malgoverno e le conseguenze della violazione continua delle regole che ha distrutto lo stato di diritto, fatto dilagare a tutti i livelli della classe politica e della società civile nuovi costumi impregnati di corruzione. E adesso arriva la truffa sfacciata. Berlusconi, l’incandidabile, appare nel logo elettorale: “Una mossa da due milioni di voti”, non si sono vergognati di affermare i suoi. Come se esistesse un presidente (che come abbiamo visto, non c’è), come se Berlusconi potesse correre al pari degli altri candidati, perfino come se potesse tornare a Palazzo Chigi. Ma così non è, non è più possibile dopo la condanna definitiva e gli effetti della Severino.

Quindi, giocando sull’equivoco presidente del Consiglio-presidente di Forza Italia, il caro Berlusconi non perde il vizio e, frodatore qual è stato, spera così di far fessi gli elettori e occultar loro che è incandidabile, cacciato dal Senato perché, dopo esser stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari, il 1º agosto 2013 è stato condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita, creazione di fondi neri. Mesi dopo gli è stata irrogata la pena accessoria dell’interdizione ai pubblici uffici per due anni. Da quel momento, tutti, Napolitano e Renzi in testa (le loro gravissime responsabilità sono indelebili), hanno fatto di tutto per cancellare la sue malefatte e riabilitare questa nobile figura di statista, che ora non potendosi “ripresentare” si “presenta” come esperto giocatore delle tre carte.

*Testo pubblicato su www.criticaliberale.it



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