giovedì 18 gennaio 2018

Quando c'era lui...




Molti idioti, bovinamente, alcuni di loro con ancora il latte a sporcar mento e labbra, s'avventurano nella più squallida delle frasi allorché, in un conciliabolo, in una riunione esordiscono con la mefitica "Si, ma quando c'era lui però..." riferendosi a quel Pelato senza cervello responsabile di massacri, di nefandezze razziali senza alcuna dignità umana.
E me le attacco ai coglioni le bonifiche delle paludi, della sicurezza nelle strade, dell'ordine! 
Lo sciagurato dittatore fascista, amico del demoniaco nazistaccio, che speriamo arda per sempre negli inferi più virulenti, tra le azioni malvagie belliche ne fece una che dovrebbe essere ricordata a questi idioti nostalgici: la Campagna di Russia, iniziata nel 1941. Partirono 230mila nostri giovani di allora, senza adeguati equipaggiamenti, senza alcun sostegno bellico, quasi senza speranza. Morirono a migliaia, a decine di migliaia, spazzati via dal gelo, dalla fame, dai proiettili. Le due divisioni italiane, il CSRI e l'AMIR contavano appunto più soldati che attuali città come la mia, La Spezia, che non raggiunge i 200mila abitanti.
Partirono ed un terzo morì in battaglia, altri di stenti, altri furono imprigionati e alla fine della guerra su 95.000 dispersi ne tornarono a casa solo 10.000. 
Questo occorrerebbe evidenziare bene nei libri di storia, ripetendolo ad ogni trimestre, facendovi lezioni dedicate, delucidanti le scellerate e vergognose scelte del Perfido Pelato! 
I giovani dovrebbero essere istruiti, alla stregua di una vaccinazione obbligatoria, sulle immani tragedie del fascismo come si rivelò la campagna di Russia. 
E se anche dopo questo insegnamento democratico, qualcuno trovasse ancora il coraggio di proferire la frase "Quando c'era lui!" non resterebbe che il suo ricovero coatto in qualche struttura psichiatrica per un reset mentale utile alla collettività! 
Sia sempre lodato il sano Antifascismo! 

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