mercoledì 3 gennaio 2018

Al vento come la ribellione



Eccola è lei, la ragazza iraniana che ha protestato, che si è presentata a chioma libera, che è insorta contro il rincaro dei prezzi e la corruzione nel suo paese. Si, è stata arrestata, rischia pure tanto in un paese così ottenebrato nella ragione. 
Ma guardate quanto è bella, lucente, armoniosa nel momento in cui agisce e manifesta per la libertà delle idee, dei sentimenti, delle speranze. E' magnifica nel suo splendore! 
Molti sono con lei, col suo desiderio di vita sconquassante cianfrusaglie comportamentali obsolete, stantie, inadeguate. E' divenuta simbolo di rinascita, di primavera, di lotta contro le scellerate imposizioni dall'alto. 
Purtroppo dalle nostre lande difficilmente potremmo assistere ad una manifestazione così eclatante di voglia di cambiamento; spiace ammetterlo, ma la stragrande maggioranza dei giovani d'oggi, li chiamano pure millennial, si rifiuta di soverchiare un sistema tanto obsoleto qual è il nostro. Storditi da media, abbacinati da luccichii generati dall'apparire, imbolsiti da convincimenti insufflati da chi teme reazioni giovanili, convinti di non poter far nulla per ribaltare lo stato attuale delle cose, in modalità assolutamente pacifica, vivono in una capsula a sé stante, privati di lavoro, di orizzonti dignitosi, sono estrapolati volutamente dalla vita reale del paese, guidato da stantii ed immoti esseri per lo più canuti, esigenti costantemente potere e denari, alla faccia delle nuove generazioni. Stando ai sondaggi il 70% dei giovani italiani non parteciperà alle prossime elezioni, perché convinti da questo sistema tecno-rapto-finanziario di non costituire la parte attiva, la speranza migliorativa, l'ossigeno per un futuro migliore. Non si risveglieranno dal letargo mediatico in cui corporazioni, lobbies, occulti centri di potere li hanno relegati perché convinti della loro pericolosità sociale, in realtà bene assoluto di una società seria ed in cammino. I giovani, tutti i giovani del mondo, se corroborati da cultura e sapere, costituiscono il nettare speciale in grado di convogliare aspettative di cambiamento in un'ottica sana di miglioramento, di pensiero generante slanci vitali per una società più seria e civile. 
Mentre la bella iraniana rischia tanto con la sua decisione di protestare, da noi il silenzio tombale, l'assenza assordante della gioventù è presagio per un'ennesima stagione d'immobilismo, di stantio, di casta al potere per conservare privilegi per pochi, i soliti noti da tempo immemore. 
Che il tuo esempio sproni cuori freschi italici, bella iraniana dai capelli al vento! 

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