venerdì 5 luglio 2024

L'Amaca

 

Una casa dopo un lungo viaggio
DI MICHELE SERRA
Chissà se il Movimento Cinque Stelle vive il suo ingresso ufficiale nella sinistra europea come una conquista o come una resa. Certo è un approdo molto significativo per un movimento che si annunciò al mondo non solo come “né di destra né di sinistra”, ma come sostitutivo di entrambe. È poi accaduto che entrambe (la destra, la sinistra) si sono rivelate meno sostituibili di quanto previsto da Grillo e Casaleggio, nunzi del nuovo mondo (molto fantasy) nel quale la democrazia parlamentare era solo un vecchio arnese, e al suo posto si sarebbe instaurata una democrazia diretta fondata sui clic.
Non è andata così. L’atterraggio sul pianeta Terra dell’Ufo congegnato dai suoi fondatori ha — mi permetto di dire — umanizzato gli stellari. Come tutti quelli che hanno fatto irruzione nel “teatrino della politica” per interrompere la rappresentazione, hanno poi finito per diventarne parte. E non solo non c’è niente di male: è proprio una buona notizia, è il principio della realtà che prevale. In fin dei conti è proprio la realtà che ci rende tutti uguali.
E così, dopo strambe congetture (ve la ricordate l’alleanza europea con il sovranista Farage?) e governi con neri e con rossi, e dissanguamenti elettorali (la metà di destra degli elettori grillini è tornata a votare per la destra), la truppa più che dimezzata, ma ancora numerosa, ha trovato casa nella generosa sinistra europea. La speranza è che si trovino bene.
Che sia una specie di ritorno a casa, dopo infinite peregrinazioni. I vecchi inquilini di quella vecchia casa siano ospitali e generosi con i nuovi arrivati. Hanno viaggiato tanto.

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