sabato 25 ottobre 2014

Simboli


Come si può descrivere un paese in malora? 
Cosa occorre per dettagliare una situazione mefitica, che ci trasciniamo da decenni, che obnubila le menti libere, che sfalda la speranza di molti, che socchiude gli occhi di chi spera nella liberazione, nel ritorno alla normalità.

Servirebbe un esempio.
Eccolo!

                                                

Renata Polverini, classe 1962, si fa le ossa nel sindacato UGL, ex CISNAL, sindacato di destra con oltre due milioni di iscritti.
Polverini ne è stata Segretario dal 2006 al 2010. 
Successivamente a marzo del 2010 viene eletta Governatrice della Regione Lazio. 
La conduzione della regione è altamente significativa: scandalo Fiorito ad esempio ricordate? 
Spese pazze, fatture gonfiate, soldi della comunità spesi avidamente ed a titolo personale da consiglieri ed assessori. 
Renata Polverini si incazza pubblicamente, dichiarando di sentirsi tradita da questo mercifico e squallido mercato di risorse. Si presenta come accerchiata da orchi che alle sue spalle sperperano le nostre risorse. Viene cuccata un giorno, con l'auto blu nel centro di Roma e contromano, in un salatissimo negozio di calzature ad acquistare oggetti di valore. 
In un paese normale, pur non avendo prove della sua partecipazione al banchetto onnivoro, un Presidente della Regione con queste caratteristiche verrebbe relegata al massimo a fare fotocopie in qualche cooperativa sociale.
Da noi, naturalmente, no.
Renata Polverini viene eletta nel 2013 deputata alla Camera per conto dell'officina dei soprusi, inganni e agevolazioni retta da quel Condannato attualmente ai servizi sociali che da oltre un ventennio sta distruggendo la nostra nazione.
Deputato!
Intanto il giornale Libero (beh giornale..) e Report fanno un'inchiesta in cui sembrerebbe che il numero degli iscritti del sindacato UGL sia stato gonfiato per aumentarne il peso decisionale, dalla nostra Renatina. 
L'Espresso scopre che la stessa abita in un appartamento di proprietà Ater (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica) sull'Aventino a prezzi stracciati. 
E di ieri la notizia pubblicata sul Fatto Quotidiano che ci informa che la deputata pare abbia fatto vacanze a New York e shopping alla grande a spese del sindacato UGL! 
Il lupo perde il pelo ma non il vizio! 
Nel dettaglio:

6 luglio 2014: 127,25 euro spesi in una SPA (con quel ghigno ne ha bisogno la poveretta) dal nome Belles.
283,12 euro per abbigliamento al Abercrombie & Fitch.

7 luglio 2014: orologi, mutande ed altri vestiti per un importo di 293,78 euro da Banana Repubblic (guarda a volte i nomi! Banana Repubblic! Come spiegare meglio questa situazione?)
115,90 euro da Fossil per orologi
35,38 euro da Maci's (altro store newyorkese)
153,36 uero da Victoria's Secret per lingerie

8 luglio 201$: 470,85 euro da Anna Fontaine per vestiti.
306,68 da Ralph Lauren 

9 luglio 2014: 179,93 e 179,73 sempre da Ralph Lauren per abbigliamento. 

Al di là degli acquisti a spese del sindacato, emerge un fatto che a me personalmente mette i brividi: la certezza dell'impunibilità.

Questa signora (signora...) uscita da scandali enormi ancora in fase di valutazione da parte della magistratura, entrata per compiacenza alla Camera dei Deputati e da noi sollazzata alla modica cifra di 18.000 euro al mese, si permette di andare negli USA a sbafo del sindacato, facendo shopping con i soldi dei lavoratori iscritti, pur sapendo di venir scoperta dagli estratti conti e permettendosi il lusso di fregarsene altamente. 

E' questo il male che ci affligge. E' questo il macigno che non riusciamo a toglierci e che ci sta soffocando. 
Si sentono al riparo da tutto. Sono certi di sfangarla, ci stanno prendendo da anni per i fondelli. 
Venire a sapere che un suo adepto, fedelissimo, Giovanni Centrella si sia dimesso da segretario generale del sindacato per un buco di 540.000 euro, scoprire che lo stesso disponeva di ... sedetevi please... 37 carte di credito intestate all'UGL e tra queste due destinate alla nostra amica Renata e a Stefano Cetica, ex assessore ai tempi della sarabanda alla Regione Lazio, mi fa domandare: 
ma quando cazzo gli daremo uno stop a questi manigoldi?

Interpellata dal giornalista la Polverini dichiara di non aver visto ancora l'elenco delle spese e mette in campo la possibilità che, pur essendo la carta di credito affidata a lei, le spese le potrebbe aver sostenuto qualcun altro della comitiva. 

La presa per il culo quindi prosegue, imperterrita. 
Chissà che crasse risate si faranno ogni qualvolta il loro nome, la loro professione viene apparentemente sporcata da vicende di questo tipo! 
Quasi scocciati dal clamore attendono impazienti che il vento delle inchieste cessi di soffiare per beatamente ricominciare la corsa sfrenata all'ingordigia. 

Renata Polverini pare che si voglia riprendere il sindacato, che incassa 33 milioni di euro all'anno! 
Un gallinaceo dalle enormi uova d'oro! 

La certezza di farla franca, di restare sulla tolda del comando, di essere invincibile, inaffondabile costituiscono il morbo che sta distruggendo tutto. 
Se penso che in questo momento qualcuno, mediante un rito egocentrico in una stazione dismessa di Firenze chiamata Leopolda, sta fanfaroneamente sparando palle e promesse e nel contempo stringendo accordi con colui che è la fonte principale dell'impunibilità avendo fatto fare leggi personali che gli hanno evitato il carcere e la sparizione dalla scena politica, mi viene una disperazione tale da gettare ai porci tutto, iniziando ad infischiarmene.

Poi mi riprendo, pronto a cercare nel piccolo di far qualcosa affinché le tante coscienze libere, ma in letargo, si risveglino affinché chi ha sbagliato, e continua a farlo allegramente, riceva la giusta pena per il danno arrecato alla comunità! 

Se ripenso però al fatto che da mesi la Burrosa e Ghedini stanno cercando di rendere il più possibilmente sereno e inerme il decreto sulla corruzione e l'antiriciclaggio... lo sgomento ritorna e la rabbia cresce, cresce esponenzialmente!!!

P.S. Nè Leopolda ne corteo! Cercherò di andare dall'Unico amante della Libertà, dell'Onestà, della Giustizia che conosca. 
Un Argentino saggio, molto saggio! 


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