martedì 28 ottobre 2014

Hola Companeros!


"Terra, lavoro, tetto: strano ma se parlo di questo per un po' ecco che dicono: 'Il Papa è comunista." 
Invece è l'amore per i poveri è al centro del Vangelo"

Ha parlato così la nostra unica Speranza per un mondo migliore. Ha pronunciato queste parole ai movimenti popolari invitandoli a continuare le lotta.

Sono parole squisitamente evangeliche, ricche e cariche di significato. Al tempo stesso questi effluvi di Spirito nelle orecchie delle persone di buona volontà, provocano mancamenti in coloro che hanno una visione distorta del Vangelo, che si confanno una religione su misura, simile agli abiti firmati che indossano, per asservire il proprio ego, alimentando la condizione di privilegio che si sono ritagliati, elevando la loro vocazione ad una mitizzazione indegna.

Papa Francesco, non si ferma e continua: 
"Diciamo insieme con il cuore: nessuna famiglia senza tetto, nessun contadino senza terra, nessun lavoratore senza diritti, nessuna persona senza la dignità del lavoro!".

E soprattutto:
Secondo Papa Francesco, Gesù avrebbe definito "ipocrita" chi vorrebbe affrontare "lo scandalo della povertà attraverso la promozione di strategie di contenimento e rassicurazione che rende i poveri solo negli esseri addomesticati e innocui". 
"Dietro presunte opere altruistiche", il Papa intravede infatti il rischio di ridurre i poveri "alla passività" mentre "le ambizioni di business e personali si nascondono". Meglio certamente "il vento della promessa che alimenta l'illusione di un mondo migliore. Quel vento - ha detto Bergoglio - diventa una tempesta di speranza". 

Capite il messaggio? 
Il povero addomesticato da strategie che contengono i malumori, attraverso una rassicurazione.
Come non pensare allo sfruttamento indegno di milioni di poveri, tra cui molti bimbi, che gridano giustizia agli occhi di un mondo in mano a orchi infami che trangugiano risorse per la propria soddisfazione personale, che ricercano sempre più risorse per alimentare la fame infausta di potere, di avida ed insaziabile bramosia di cose effimere per credere di vivere sfiorando l'eternità?

La passività del povero dice Francesco va combattuta affinchè il vento della promessa di un mondo migliore possa trasformarsi in tempesta di speranza!!!!

Oh che belle parole, Santità! 

Come non accostarle, a tal Bertelli amministratore di Prada che alla Leopolda si è fatto bello nell'annunciare un mucchio di posti di lavoro, quando si sa che le grandi firme, la cosiddetta moda, sfrutta, sfrutta sì sfrutta, poveri esseri sottoposti a turni di lavoro massacranti per tirar fuori oggetti che in breve decuplicando il valore all'ennesima potenza, permettono a questi signori, del cazzo a parer mio, di ingurgitare guadagni giganteschi che hanno permesso all'esemplare "signore" in questione di pagare al fisco 400 milioni per chiedere un intoppo legato ad uno spostamento di sedi in paradisi fiscali.
400 milioni di euro senza dire bau! 
Ma ce ne rendiamo conto?

Venga Santo Padre finalmente la tempesta di speranza come la chiama Lei, venga a scuotere coscienze e portafogli, per una ridistribuzione delle risorse necessaria per il proseguimento di questo pianeta oramai allo sbando, oramai in mano di pochi delinquenti che pretendono non solo la carne, ma gli ossi e tutto quanto gravita intorno. 
Viva il Papa, questo Papa che invoca giustizia terrena!
Adelante Francisco! 

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