La canaglia al potere
di MICHELE SERRA
Il video fake di Obama arrestato e ammanettato alla Casa Bianca in presenza di Trump, che lo deride come il bianco deride il nero tornato in catene, è ributtante; ma lo è cento, mille volte di più perché chi lo ha postato è il presidente degli Stati Uniti.
Così che si sappia che lo sghignazzo social, la canaglia che niente sa e niente vuole sapere di diritti della persona, di garanzie, di rispetto umano, e gode solo quando può linciare il nemico e sputare sul suo cadavere, oggi è al potere.
Stupido è chi lo stupido fa, diceva un eroe dell’America ingenua e gentile, Forrest Gump. Canaglia è chi la canaglia fa, possiamo dire oggi, in piena legittimità, di Trump, campione del “popolo” nella sua più scadente — e per questo virgolettata — versione: quella di una massa rancorosa e violenta, indifferente al dolore e all’ingiustizia; e così stupida, per giunta, da genuflettersi ai miliardari. Il popolo — nel senso della somma immensa di differenti persone — non è così, almeno non tutto, e comunque mai in modo irreversibile. Chi, nella stanza più rappresentativa del Palazzo, si comporta e parla come un guappo di strada, porta la responsabilità, enorme, di far sentire i peggiori, i più prepotenti, sbrigativi, iniqui, incolti, autorizzati a esserlo: se il Capo dei Capi si porta da sopraffattore, perché mai noi non dovremmo? Semmai, il suo primato è la prova che la sopraffazione è la sola regola che governa il mondo.
Non si sa come andrà a finire. Ma finché ci restano il fiato e la libertà di dire che quel video è schifoso, bisogna dirlo. Nella speranza che se ne renda conto, prima o poi, anche qualcuno che non se ne era accorto.
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