domenica 21 novembre 2021

Rigurgiti

 

Rigurgiti della settimana trascorsa, segno dell'inadeguatezza della ragione, del suo poco utilizzo in questa valle di selfie: al primo posto c'è un imbecille, tra l'altro capogruppo della Lega a Lissone, al secolo Fabio Meroni che si è permesso di riferirsi a Liliana Segre citandola mediante il codice nazista che la grande senatrice porta sul braccio. Il Cazzaro dovrebbe congedarlo in seduta stante, ma probabilmente il fatto che l'idiota attiri voti lo convincerà ad agevolare il benaltrismo becero che dimora in lui (e allora le Foibe? etc etc)
Gianluca Rospi, nome sconosciuto, come tanti nell'emiciclo, votato all'epoca da tutti coloro che credevano nella nuova ondata di cambiamento del Movimento 5 Stelle. L'infingardo è stato accalappiato da un pregiudicato, amante delle cene eleganti, pagatore seriale di tangenti alla mafia, che si è messo in testa di divenire il prossimo presidente della Repubblica.
Stephane Vancel, amministratore delegato di Moderna: da quando è scoppiata la pandemia ha iniziato a centellinare la vendita delle azioni della società in suo possesso, ricavandone, al momento, duecento milioni di dollari.
Gavino Mariotti, rettore dell'università di Sassari: all'apertura del 460° anno accademico, ha avuto la brillante idea di invitare alla cerimonia, oltre a Maria Elisabetta Alberta in Casellati - vien dal mare - presidente del Senato, anche Antonio Razzi, che sta alla cultura come Maria Giovanna Maglie all'opinionista costruttivo.
C'era anche l'amicone di Razzi, il senatore Carlo Doria, fedelissimo del grande, e grosso, governatore Solinas; Doria nel 2020 faceva parte dell'Unità di crisi combattente il Covid. Usci con una illuminata dichiarazione: "il Covid non uccide più: è una un'influenza." Quando si dice la saggezza e la lungimiranza.
Infine in una stazione in disuso fiorentina c'è un comico che sta attaccando magistratura e giornalisti, solo quelli liberi di dire come la pensano, senza alcun contraddittorio. Non merita nessuna rilevanza, essendo prossimo a dissolversi politicamente. La tristezza è che lo stanno ascoltando circa duemila persone a serata, che se li aggiungiamo alle migliaia di no vai, no green pass, fanno venire voglia di non sorridere più, invocando il meteorite...

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