domenica 28 novembre 2021

L'Amaca

 

Gli archivi tra le nuvole
di Michele Serra
È presumibile che in occasione del Black Friday, nuova solennità del Paese dei Balocchi, il traffico degli acquisti on line abbia toccato l’apice. E con esso, il gigantesco traffico di dati che è la sola vera percepibile forma di “controllo sociale” nel quale viviamo immersi, monitorati passo dopo passo, clic dopo clic. Se avete comperato, per esempio, una scopa elettrica, sappiate che avete lasciato traccia: le scope elettriche del mondo intero vi pedineranno per il resto dei vostri giorni.
Non si capisce perché mai i rivoluzionari in servizio permanente chiacchierino così tanto, e così volentieri, della fantomatica dittatura sanitaria, piuttosto che affrontare l’evidenza: il capitalismo della sorveglianza (dal titolo del notevole libro di Shoshana Zuboff) è già in atto, e non ha avuto alcun bisogno di iniettarci chip con i vaccini. Gli basta la nostra distratta arrendevolezza quando, pur di levarci di torno i banner che ostruiscono il nostro cammino on line, clicchiamo “accetto” ai vari cookie s. Di noi tutto è già noto e custodito in sterminati archivi sospesi tra le nuvole. Se ci va bene, gli archivisti ne faranno solo un uso commerciale. Se ci va male, anche un uso politico.
Capita che la forma di cattività già in atto, che è quella del consumismo “scientifico”, programmato e somministrato dose per dose, persona per persona, rischi di passare quasi inosservata, a favore di fantasmi e paranoie destinate a sparire nel nulla, prive come sono di spessore critico e di peso politico. Un bravo complottista direbbe dunque che i No Vax, e i teorici della dittatura sanitaria, sono utilissimi al potere perché distraggono dai veri conflitti e dalle nuove forme di dominio e subalternità.

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