domenica 14 giugno 2015

E' arrivato


Alla fine è arrivato anche dalle nostre parti. 
Ce l'hanno quasi imposto a dire il vero.
Lo abbiamo conosciuto per mesi, alcuni profeti del nord, uno in particolare con barba efficientissimo tanto da esserne riconosciuto ed onorato come Maximo Adepto, non ha fatto altro che preparargli la strada.

Piano piano si incuneerà nelle nostre case, nei nostri discorsi, nelle sensazioni a pelle per cui facendo finta di nulla stringeremo maggiormente la borsa o ci toccheremo impalpabilmente il culo per la conferma che il portafogli sia ancora lì. 
E' dunque arrivato con il suo bagaglio enorme di concetti. spiegazioni, messa di cuori in pace, spegnimento di reazioni oramai definite insulse, antistoriche quali il senso di colpa, l'effetto pena, il disagio davanti ad una catastrofe che lui ci farà perfettamente apparire come non nostra, come un qualcosa sbagliato da altri, come l'indirizzo di destinazione e, forse, la vita. 

Le notizie scorrono ma noi avendolo oramai come compagno di strada, quasi non c'accorgiamo, quasi non ci sfiora più ad esempio il pensiero che ora, si proprio ora, decine di persone sono sedute davanti ad un confine che ci avevano detto non esistere più, perché respinti, rigettati da una cultura che, fino a ieri, si vantava di vivere attorniata da concetti aulici quali libertà, legalità e fraternità.


Lui ha raggiunto lo scopo, il suo traguardo e incuneandosi tra noi, modificherà i nostri pensieri, le nostre convinzioni. 


Ci sta pialando come un falegname must, sta raschiando antichi dettami che forse contribuivano a fare di noi una nazione tutto sommato buona. Sta insinuando frasi che entreranno alla grande nel nostro bagaglio del tipo "prendeteveli a casa voi" o anche "non c'è lavoro per noi figuriamoci per loro" o addirittura "le navi sparano al largo, li affondano e chi se ne accorge?". 

Si, facciamo strada ed accogliamo tra noi Messer Pregiudizio!

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