Che dire di una domenica così cialtrona?
Che dire dei cosiddetti professionisti del video, in primis lei la Zia Mara, della Ferillona, di Bonolis, insomma dei, Dagospia dixit, morti di fama?
Questo inchinarsi al potente di turno, questo sbeffeggiamento della dignità della professione verso è lei, Sora Pastarella, che, prendendo a calci la ragione, mentre discute di pranzi domenicali, chissà se a Gaza li faranno ancora, ha l'ardire di dichiarare "ho tv e stampa contro" in una modalità simile a quanto subimmo durante l'Era del Puttanesimo.
Cos'è la vergogna, come viene immaginata alla Garbatella, quando il direttore del TG1 potrebbe diventare suo portavoce, quando il TG2 e tutta Mediaset sono proni ai suoi voleri, quando i giornali - mi sforzo a chiamarli ancora così - di Angelucci emulano i documentari Luce dello zio Crapone?
Come si fa a dire tali scempiaggini non urtanti nessuno, come se Ella con questa frase ci dicesse "cari coglioni, so benissimo che vi abbiamo rintronato a puntino, e certa di questa assolutezza, vi comunico l'aberrazione di cui sopra per sfidare l'oramai vostra pochezza, ridendoci pure sopra!" - senza riceverne diniego?
Come si può restare insensibili allo scempio costituzionale allorché la damigella di Trump qualche ora prima durante il convegno dei giovani camuffati da democratici si è scagliata contro chi non la pensa come lei, mandando alle ortiche il concetto che, essendo premier, dovrebbe esserla di tutti gli italiani, non mia perché non la riconosco?
La politica italiana ed internazionale sta mutando in autocrazia, se non ci credete guardate le malefatte del Biondone che, incurante di ogni regola, persegue i suoi affaracci introiettando miliardi di dollari alla faccia dei beoti che lo venerano come profeta del Maga.
Tutto si sta trasformando in peggio. Restano i proni e le pastarelle di Giorgia. Parlare di Gaza è un intoppo sulla strada della venerazione della donna al potere.
Buona fine a tutti!
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