Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
martedì 30 settembre 2025
L’Amaca
Sulla stessa barca
di Michele Serra
I toni, i modi, i contenuti politici e umani, insomma le parole con le quali Carlo Moroni, romano, 70 anni, ha spiegato la sua scelta di scendere da Flotilla, sono esemplari. Prima di tutto per il rispetto e la fraternità che esprime per chi è rimasto a bordo, facendo una scelta contraria alla sua.
Si tratta di una scelta difficilissima, nell’uno e nell’altro caso. In un contesto drammatico e rischioso: non teorico, maledettamente concreto, così come Flotilla ha deciso debba essere la pratica politica, esposta anche personalmente, fisicamente, ai venti terribili della Storia. Secondo i canoni triti, e anche tristi, della sinistra non solo italiana, chi arretra è un traditore, chi passa il limite un pazzo estremista. Leggete l’intervista a Moroni, e finalmente troverete la misura (la giusta misura) che abbandona questa vecchia e lacerante contrapposizione.
Moroni si sente compagno di ogni altro navigante di Flotilla, ma è per la trattativa. Era disposto “a portare la barca fino al 51esimo miglio dalle coste di Gaza, non a entrare nelle acque che Israele considera sue. Mi sembra un rischio eccessivo”. Chissà se sui social qualche esaltato (nella comodità della sua cameretta) gli dà del disertore, ignorando la fatica, l’azzardo, il coraggio fino a qui messi in campo da Moroni. E chissà se l’opposto moralismo “riformista” oserà contrapporre al coraggio di chi fa rotta per Gaza l’accusa di stupido oltranzismo. Chissà, infine, se qualcuno comincerà a capire che quelli che sono scesi, e quelli che proseguono il viaggio, sono sulla stessa barca.
A lezione da Elena
Ma che bell'alleato!
lunedì 29 settembre 2025
Flash!
Dunque se ho capito bene siamo ad una svolta storica guidata da un miliardario palesemente psicolabile, il quale assieme a Tony Blair guiderà il Board of Peace e dice che sono tutti d’accordo: il mondo arabo - che già sembra dire di non essere stato consultato - e tutto il resto del mondo. Il punto essenziale è la restituzione degli ostaggi - e sarebbe ottima cosa - e poi la fine di Hamas la pulizia di tutto il territorio da armi ed infine la ricostruzione… guidata da miliardario e da quella faccia di.. di Blair.
Tutto a posto ha detto lo Scellerato. Una pace eterna. E mente diceva questo aveva a fianco il pluriassassino sionista che, se fosse vero tutto ciò, verrebbe abbandonato da quei luridi esaltati che lo sostengono, e finirebbe dritto in galera. Naturalmente il popolo palestinese sarebbe un’enclave di senza Stato, non in grado di decidere nulla, controllato da tiranni dediti a loschi affari.
Insomma mi ha dato l’impressione di essere al bar nel momento in cui entra il pazzo del paese che informa gli astanti di aver appena imprestato cento euro a Di Caprio che in bolletta non poteva fare il pieno all’auto!
La missione dell'Aizzatore
Continua nella sua folle opera l'Aizzatore per antonomasia. Freme ed agogna il coinvolgimento di altre nazioni, magari tutta l'Europa, per proseguire nel suo insano obiettivo, la sconfitta della Russia. Follia, follia pura.
Non si arrende, non si scompone, ad ogni occasione piange ed implora per ottenere armi e missili in grado di esplodere nella terra di una nazione che possiede oltre duemila testate nucleari.
Fermo restando che è stato attaccato, anche se l'azione fu figlia dell'accerchiamento Nato, l'Aizzatore non demorde, stillando giornalmente palle megagalattiche come quella di ieri, ipotizzando l'attacco di droni al nostro paese.
Infingardo come pochi, pericolo permanente della pace, l'Aizzatore viene ancora ascoltato dagli innumerevoli psicopatici al potere ovunque.
Nessuno che gli parli, che lo faccia ragionare. Ammesso che sia possibile.
Ziliani Number One!
Guarda guarda!
domenica 28 settembre 2025
Siamo così!
Noi siamo questi ragazzi qui, noi siamo questi italiani, che si commuovono ancora per l’amico che non è potuto andar nelle Filippine per infortunio, siamo permeati di questi valori e ne andiamo fieri, siamo come loro che ci commuoviamo per salutare la mamma e il papà, le mogli, i figli gli amici. È questa l’Italia non quella divaricante e pregna d’odio, serva di psicolabili, incapace di decidere da sola, di non andar dietro alle favole degli assalti per rimpinguar scrigni di orchi levando cibo e prebende sanitarie a chi è indietro nella fogna divaricatrice di nero vestita. Noi ci sentiamo come questi ragazzi, pronti a gioire per l’intera nazione, a parlare per tutti e non come “quella” che vede complotti e nemici ovunque, ripiena di benaltrismo com’è.
Corriamo incontro a questi valori di cui da sempre siamo i miglior rappresentanti. Quel caprone biondo intriso di dabbenaggine prima o poi lo sconfiggeremo con un sorriso. Ed un velato vaffanculo. Ops!
Precisazioni
L'Amaca
sabato 27 settembre 2025
Chapeau prof Montanari!
Queste le parole di Tomaso Montanari ❤️
"Ma cosa si ricorderà del nostro tempo? Gli incidenti di Milano o il genocidio di Gaza? lo credo che dobbiamo tenere fissi gli occhi su quello che succede a Gaza, nessuna simpatia e nessuna indulgenza per nessuna violenza. Nessuna violenza va bene. Né quella piccola e stupida e controproducente di Milano né quella smisurata e mostruosa di Israele. Bisogna ricordare però che la giornata di oggi è un'altra cosa. Famiglie, appunto bambini, studenti, operai ... Mi ha colpito sulla tangenziale est di Roma le persone bloccate nelle automobili da chi occupava la strada che applaudiva i manifestanti, e un gruppo di sacerdoti in mezzo alla tangenziale che pregava contro il genocidio. Hanno manifestato i margini, i senza potere. Non c'erano partiti. Con un errore non c'era nemmeno la CGL. Mi hanno scritto da Gaza i ragazzi che sperano di arrivare qui con le borse, gli studenti. L'hanno vista, ci hanno ringraziato. Ed è un fatto enorme che non deve essere sporcato da pochi deficienti violenti. Quanto a Giorgia Meloni, quella che non capiva la matrice dell'assalto ben altrimenti avversivo alla CGL e dei giornalisti obbedienti, forse non bisogna cadere nella loro trappola. Cosa si ricorderà del nostro tempo? Gli incidenti di Milano o il genocidio di Gaza? lo credo che dobbiamo tenere fissi gli occhi su quello che succede a Gaza, oggi, anche oggi. Le
immagini che mi hanno veramente indignato, rivoltato lo stomaco, sono gli ospedali bombardati. L'esercito israeliano che rompe in università nella Cisgiordania, che sta per essere annessa, dice il governo Netanyahu. Questa è una violenza spaventosa che ci trascina in un gorgo infinito. Detto questo, chi assalta le stazioni, le vetrine, distrugge le vetrine o si scontra con la polizia, non c'entra nulla con la causa di Gaza".
GRAZIE PROF!
Mi scusi....
Mi scusi Presidente, ma la mediazione consisterebbe nel lasciare i viveri a Cipro e
tornare indietro? Allora sarebbe bastato affidarli ad un Dhl, non crede?
Svelamento di malefici
L'Amaca
Con Michele
venerdì 26 settembre 2025
Sempre sui pazzi
Ci vorrebbe Basaglia!
L'Amaca