mercoledì 23 aprile 2025

Considerazioni



La presenza di Lady Bomba ai funerali di Francesco e la sua eclatante ansia intrisa di menefreghismo d’incontrare l’altro intruso al saluto del grande Pontefice, urtica oltremodo chi sogna un mondo diverso anche nell’incontro col mistero. La presenza di questi due balordi provoca foruncolosi, come se un terrapiattista s’intrufolasse ad un meeting retto da Fabiola Giannotti, o se un no vax venisse sorpreso dinnanzi alla tomba di Madame Curie; Lady Bomba, dopo averlo insonorizzato e deriso, s’accoda alla mesta moltitudine dei semplici, degli ultimi, dei disorientati, di coloro insomma che hanno voluto tanto bene, realmente, al Pontefice scomparso; e non ne proverà vergogna, anzi, infoiata com’è a stuzzicare l’Armaggedon, pronta a dilapidare 800 miliardi in armi, supportata dalla pletora dei sepolcri imbiancati che la venerano, proverà a parlare con la personificazione dell’Idiozia, con consorte, il Mastro Innalzatore di muri, di divaricazione sociali a cui Francesco, ne siamo certi, avrebbe appioppato in letizia innumerevoli calci negli stinchi, e forse nel culo. Ma a differenza di Lady Bomba, l’impomatato biondastro cercherà di modellare il prossimo conclave a sua immagine e somiglianza, impaurendo i paonazzi, i quali, potrebbero inficiare l’azione dello Spirito che, speriamo, non sia in vacanza come al tempo di Alessandro VI! Scherzo naturalmente, solo nell’ultima parte però! Quel che è certo nella dipartita di Papa Francesco è il senso di solitudine che attanaglia cuori scomodi, lontani anni luce dai complottismi, dalle smancerie, dai soloni a gettone, dagli arzigogoli curiali, dai potenti di questo mondo depauperati in dignità. Mancano già le sue scarpe alla don Camillo, la borsa sgualcita col rasoio, il sorriso, madonna semplicità, con la speranza che il successore non spenga il bollitore quasi incandescente, intiepidendo il rombante calore bergogliano.

Nessun commento:

Posta un commento