lunedì 8 maggio 2023

Sentenze future

 

Chi li acquista? Senza Europa la Juventus si dovrà liberare di una dozzina di giocatori
di Paolo Ziliani
La domanda è: chi se li piglia? Intendo i giocatori della Juventus con ingaggi spropositati. “Madama” è da sempre il club italiano col monte salariale più alto: anche senza la zavorra dello stipendio di Cristiano Ronaldo, che per tre stagioni ha pesato sui bilanci del club per circa 60 milioni l’anno mandando a picco i conti, la Juve è il club di Serie A che spende di più per stipendi ai giocatori, 160 milioni, più del doppio dei 71,3 milioni che bastano a De Laurentiis per stipendiare il Napoli, quinto in questa speciale classifica alle spalle di Juventus, Inter (133,3 milioni), Milan (87,6) e Roma (86,3).
E insomma: appurato che la Juventus inizierà la prossima stagione al 100% fuori dalla coppe europee (esclusione che l’Uefa potrebbe estendere a due-tre stagioni), al 99% in Serie B e se non fosse Serie B sarebbe A con penalizzazione, e acclarato che in un tale contesto gli ingaggi da 6, 7, 8 e persino 10 milioni netti che la maggioranza dei giocatori percepisce non saranno più elargibili, la domanda è: questi campioni strapagati, per l’appunto, chi se li piglia? Più ancora del ritrovarsi a giocare in serie B con Cittadella, Sudtirol e Feralpi Salò, il vero problema della Juventus del nuovo corso sarà questo: un problema di difficilissima soluzione. Un esempio per tutti: Paul Pogba, l’ormai 30enne (!) centrocampista francese che la Juventus ha riportato all’ovile, l’estate scorsa, nonostante le sei stagioni trascorse al Manchester United fossero state disastrose dal punto di vista tecnico e sportivo e imbarazzanti sotto il profilo sanitario (metà partite saltate per infortuni), si ritrova in forza alla Juventus con un contratto quadriennale in scadenza a giugno 2026 che gli vale un compenso netto di 10,26 milioni netti a stagione.
Ora, dovendo la Juventus fare a meno per chissà quante stagioni dei soldi della Champions League che negli ultimi 5 anni le hanno assicurato introiti per 80 milioni di media a stagione, e dovendo fare a meno, con ogni probabilità, anche degli introiti assicurati dai diritti televisivi del campionato di Serie A, va da sé che mantenere in rosa giocatori con stipendi lunari come quello di Pogba diventa impossibile, come irreale è oggi pensare di continuare a pagare l’ingaggio agli altri 11 giocatori che guadagnano dai 5 agli 8 milioni netti: in ordine crescente di stipendio, Cuadrado, Bremer, Chiesa, Alex Sandro, Bonucci, Szczesny, Arthur (che rientra dal Liverpool più rotto di Pogba), Paredes, Di Maria, Vlahovic e Rabiot. Con Pogba fanno 12 e sono 12 giocatori che in tutti i modi la Juventus cercherà di cedere: se le andrà bene vendendoli a condizioni decenti come successe nel 2006, l’estate di Calciopoli, quando Elkann spedì Ibra e Vieira all’Inter, Cannavaro e Emerson al Real e Zambrotta al Barcellona a metà del loro valore (può ripetersi oggi per Vlahovic, corteggiato dal Bayern, e per Chiesa e Bremer), altrimenti svendendoli o regalandoli, sempre a patto di trovare club disposti a corrispondere ingaggi di quel folle calibro.
Una cosa è certa: da una parte vedremo tutti questi giocatori (e magari anche altri come Kostic, Milik, Locatelli e lo stesso Kulusevski se dovesse rientrare da Londra) spingere per fuggire da un club, la Juventus, sparito da tutti i radar internazionali; dall’altra vedremo la società fare i salti mortali per cercare di disfarsi di loro al più presto non essendo più in condizione di sostenere gli esorbitanti stipendi stabiliti a contratto.

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