Ora che i giochi sembrano fatti riavremo, come al tempo dell’Era del Puttanesimo, tre reti di proprietà del Ricoverato e tre nazionali gestite dal nero perdi sempre. Un bel quadro di democrazia, un effluvio di libertà che parrebbe non impensierire né il Quirinale né i gangli vitali dello stato. Dopo aver sofferto in anni passati all’epurazione di Biagi, Santoro, Luttazzi, stiamo assistendo ad una distorsione costituzionale con l’arrivo di un fascista alla direzione del TG1 che trasformerà il notiziario della rete ammiraglia in un nuovo Istituto Luce di craponiana memoria. E questo è solo l’inizio.
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