giovedì 3 novembre 2022

Insegnamento travagliato

 

Rave e fave
di Marco Travaglio
L’umorismo giuridico, inaugurato da B. e proseguito da Salvini e Cartabia, fa un altro salto di qualità con l’articolo 434-bis del Codice penale per punire i rave illegali. E solo quelli, precisa risentito il ministro Piantedosi al Corriere: chi dice il contrario è “offensivo”. Purtroppo s’è scordato di scriverlo nel 434-bis, che punisce col carcere da 1 a 6 anni “l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica… commessa da un numero di persone superiore a 50”. Quindi vale anche per occupazioni di scuole e università, proteste in piazza, picchetti in fabbrica, falò in spiaggia, feste di compleanno, laurea o nozze, schitarrate in strada, apericena sul marciapiede, pellegrinaggi in santuari, gite delle pentole con picnic nei prati, ma pure assembramenti di tifosi azzurri senza mascherina autorizzati da Draghi in piena pandemia. Forse il ministro pensa che un articolo del Codice possa essere corretto da un articolo di giornale. Ma i legislatori meloniani sono piuttosto digiuni di Codice penale, sennò saprebbero che ciò che punisce il 434-bis è già punito dal 633 (“Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto”), ma con pene da 1 a 3 anni e solo a querela della parte offesa. L’idea di punire un reato due volte perché, con una sola, si continua a commetterlo, impone che il governo, per coerenza, ri-vieti anche omicidi, rapine, furti, scippi ecc. con altri “bis” numerati a cazzo.
Si dirà che qui l’invasione è aggravata dal pericolo che “può derivare” per l’ordine, l’incolumità o la salute pubblici. Sì, ma chi lo stabilisce in anticipo: un poliziotto veggente? E come si concilia il reato-oracolo con l’art. 17 della Costituzione sul diritto “di riunirsi pacificamente”, “anche in luogo aperto al pubblico” e “senza preavviso”, salvo “comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica” (comprovati, non presunti o vaticinati)? Si dirà che qui bisogna essere almeno in 51. Giusto, infatti immaginiamo l’organizzatore che invita solo 49 ravisti e raccomanda a tutti di non portare amici: come quando non vuoi ritrovarti in 13 a cena perché porta sfiga. La comica finale sono Meloni e Tajani che si vantano di avere sventato le intercettazioni. E non sanno che sono consentite per i reati sopra i 5 anni di pena, e qui sono 6 per gli organizzatori (ma non per i partecipanti). Quindi gli organizzatori di rave sono intercettabili. Ma il sottosegretario Sisto vuole scendere a 4 anni, così nessuno sarà intercettato. E come farà la polizia a distinguere gli organizzatori dai semplici partecipanti? Invierà sul posto solo agenti di scuola lombrosiana e li sgamerà dalle facce.

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