martedì 23 agosto 2022

Torna L'Amaca!


Il nuovo Bellarmino
DI MICHELE SERRA
Lo sapevate che le persone possono ballare anche senza essere drogate, o ubriache? Detta così sembra la frase di uno scemo, tanto lasca è la sua logica. Ma questo scemo – uno scemo collettivo, impersonale – è tra noi, ed è così presente, e importante, che nessuno può dirsi al riparo dalla sua influenza.
Sto parlando dell’evento che mi ha più colpito, nel mezzo agosto trascorso a leggere (troppo) e a guardare le nuvole (troppo poco). La premier finlandese Sanna Marin è stata costretta a fare un test antidroga per dimostrare a ciò che una volta si chiamava pubblica opinione di avere ballato, sì, ma non perché era drogata, no. Ha ballato e basta, come capita a centinaia di milioni di persone, ogni giorno, nel mondo. Di ogni età, di ogni religione o idea politica.
Ho sperato fino all’ultimo che Sanna Marin scegliesse di non replicare allo sguardo bigotto delle reti sociali, perfidamente alimentato dai suoi nemici politici. Ma sapevo che era una speranza disperata (ossimoro), perché le persone pubbliche, più delle altre, allo scemo collettivo devono pagare pegno: è il prezzo che l’epoca chiede per farne parte, le dimissioni dall’epoca sono consentite solo a monaci, eremiti, sconosciuti fuggiaschi. E così una giovane signora sulla trentina, in omaggio al senso dello Stato, si è piegata alla turpe inquisizione pop: il nuovo Bellarmino. 

Vergognarsi di quello che si è fatto e si è detto. E tornare, molto presto, a farlo in privato, di nascosto, perché ogni atto, ogni parola, per quanto fuggevole o innocente, presto ci saranno rinfacciati: e dovremo chiedere scusa. Bellarmino non avrebbe mai potuto sperare altrettanto. 

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