sabato 6 marzo 2021

Spettacolo!

 


Sai a volte quando hai un pensiero, una tesi, un'argomentazione e ti guardi spaesato in giro per levarti di dosso il sospetto di essere deserticamente solitario al riguardo? Per fortuna l'eurodeputata francese Manon Aubry di The Left mi ha riportato felicemente in buona, e sana, compagnia. La pensa infatti come me, e perché no, marxisticamente. Si, lo ammetto: la sanità globale così come impostata ora, andrebbe abbattuta! Oh che sollievo Manon! Che gioia non dover bofonchiare temendo risa e ingiurie! Che freschezza interiore vederti accusare Ursula "di essersi inchinata difronte alle case farmaceutiche!" (da noi Manon abbiamo Kedrion che disfa e ridisfa per soddisfare uno smisurato egocentrico capace per 80mila euro di magnificare un mandante d'assassinio arrivando alla slappata finale accostante il suo regno, ove le donne contano meno che il Bibitaro al cospetto dell'attuale Dragone Militarizzante, col Rinascimento! SI il Rinascimento!)
Le tue parole Manon "Oltre ad allargare al massimo la platea di vaccini e diversificare le produzioni, bisogna rendere pubblici i brevetti: c’è una proposta in discussione al Wto per istituire una moratoria, idea appoggiata ormai da oltre cento nazioni" sono per me più dolci del miele e di un favo stillante (cit.)
E il bon bon finale mi ha commosso oltremodo: alla domanda
"Se alla fine un accordo di questo genere non verrà trovato, e se le compagnie farmaceutiche continueranno a opporsi a rinunciare ai propri brevetti, cosa propone?"
tu hai semplicemente risposto:
"In questo caso, si possono nazionalizzare le compagnie farmaceutiche."
E' questa la strada Manon! Si dovrà lottare nei prossimi anni per ridurre, dissolvere, la potenza inaudita di Big Pharma. La salute del singolo non deve assolutamente essere direttamente proporzionale col suo reddito. Essenzialmente per un basilare cardine di dignità. (Sssst Manon, sai chi anche la pensa come noi? L'Argentino! Ma non lo diciamo forte perché è ancora circondato da prìncipi in paonazzo che stravedono per agii e privilegi, stella polare dei rispettivi casati!)

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