giovedì 11 marzo 2021

Addio a Lou Ottens e il suo frizzantino

 


Ha riavvolto il nastro della propria esistenza Lou Ottens, che molti, compreso me, non conoscevano e, soprattutto, non accostavano alla sua invenzione, capace in anni andati, di essere riprodotta in cento miliardi di esemplari. 

Si, perché Lou inventò la musicassetta, che molti giovani non conosceranno, ed è logica di vita questa, ad esempio io non ho mai visto un grammofono in azione; la musicassetta negli anni settanta fu il primo trasvolatore della fantasia, rese possibile agguantare e adattare all'asporto la grande fucina di sentimenti che fu, ed in parte ancora è, la musica. Prima di allora si fantasticava in singolo od in coppia immergendosi nelle note fumiganti degli autori preferiti restando fermi e imbizzarriti come destrieri dentro le mura domestiche. Grazie al genio di Lou l'auto fino al momento pregna delle gracchianti radio, divenne il vascello con rotta verso l'infinito, il sublime, la progettualità del cuore. La musica divenne tascabile, il walkman col suo fruscio del nastro compagno di viaggio, le penne per riavvolgerlo uno strumento indispensabile. E che dire delle composizioni musicali, quelle che si compravano dall'amico del Deejay a 3000 mila lire? E quando con l'aiuto della “piastra” registravi direttamente dal tuo giradischi, riuscendo a completare una play list del cuore, non ti sentivi un novello eroe mitologico? 

Altri tempi certo, paragonati ad oggi prettamente preistorici, ma grazie all'invenzione di Ottens spudoratamente mitici. Ora c'è tutto, facile, quasi noiosamente acquisibile. Il genio di Lou ci trasformò tutti in conquistatori. Riposa in pace!        

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