venerdì 22 gennaio 2021

Diritto di stufare

 


Sarà un caso ma ieri erano 100 anni dalla nascita del Partito Comunista. Sarà appunto un caso che questa tabella mi sproni a cogitare qualcosa di comunista: i farmaci, specie quelli vitali, non dovrebbero venir gestiti dalle multinazionali. 

Già sento cori di sbuffi - la solita minestra riscaldata - si ma la ricerca chi la gestirebbe - fa parte del gioco, chi trova un medicinale importante è giusto che realizzi un guadagno - 

Se Big Pharma sottostà alle regole del mercato, se Pfizer può vendere moralmente dosi di vaccino in Europa a 14,50 dollari, negli Stati Uniti a 19,50, in Israele a 28, bloccando di sua spontanea volontà, senza consultare nessuno, la produzione per aumentarla in futuro, fermando gli stabilimenti della vendita in Europa, che è quella meno remunerativa per il colosso farmaceutico, allora sto zitto e m'adeguo. Ma non è così, non dovrebbe essere così. 

Dovrebbe esserci un'organizzazione mondiale che gestisca tutto quanto, calmierando i prezzi di vendita, controllando i costi della ricerca. Abbiamo delegato a pochi signorotti la gestione di tutto quanto rappresenta una crescita umana contro le malattie. Tutti ben sappiamo che dentro le multinazionali la solidarietà è off limits, che il nettare, il loro scopo è quello di migliorare i bilanci rispetto all'anno precedente. Una corsa al massacro reverenziale alle regole capitalistiche di questo mondo ammalato di finanza e di orchi doppiogiochisti intenti ad aumentare divari già ora inverecondi. 

Ma come ben sappiamo, la ricerca per la salute ed il benessere mondiale non sono priorità, vengono gestiti molto meglio gli obbrobriosi accordi per la vendita di armi, per la gestione delle ricchezze naturali del pianeta. 

La farmacologia, gli sforzi dei ricercatori, la corsa a nuovi ritrovati che abbattano il numero di morti causati da pandemie, da grandi mali come il tumore, sono stati affidati insanamente a centri fin troppo potenti, il cui unico obbiettivo è quello di accrescere il profitto. Situazione tragica questa, necessitante il ricorso ad un tranquillante, made in Big Pharma naturalmente!    

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