mercoledì 25 aprile 2018

Punto di vista


Tralasciando Franceschini, che spera in un governo Fico per sedersi sulla dorata poltrona di presidente della Camera, il governo 5 stelle - PD ha meno probabilità di nascere che vedere Adinolfi in tutù danzare il canto del cigno. E la ragione è una ed una sola: il renzismo, una versione soft, edulcorata del Puttanesimo. Il livore, l’astio, il rancore del club del giglio farebbe cascare la coalizione alla prima brezza. Al solito siamo mediaticamente invogliati a guardare il dito, mentre la Luna ci propone una serie di concetti incontrovertibili:
Rosato e la sua legge elettorale, sognata e progettata per le sfarzose nozze con il Delinquente Naturale, dovrebbero essere messe nell’umido.

Per la prima volta da vent’anni a questa parte un Movimento politico trionfatore alle recenti elezioni ha saputo dire no alle nenie delle sirene del Pregiudicato.

Per la prima volta le poltrone sono in secondo piano rispetto al Programma di governo.

La violenza verbale del Bitumato conferma le precedenti asserzioni.

Detto ciò occorre un governo del Presidente per una nuova legge elettorale finalmente democratica che porti a nuove elezioni, ripulenti finalmente il panorama politico da nani, ballerine, etruriane e saltimbanchi pifferai.
Prosit!

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